Finanza Calano le compravendite immobiliari nel primo trimestre 2024. Ma il trend rimane positivo

Calano le compravendite immobiliari nel primo trimestre 2024. Ma il trend rimane positivo

12 Giugno 2024 14:08

L’Agenzia delle Entrate ha reso noti i dati relativi all’andamento delle compravendite immobiliari del primo trimestre 2024. Il mercato ha registrato un rallentamento del 7,2% rispetto al primo trimestre del 2023: complessivamente sono state registrate 154.770 compravendite. Il calo è andato ad accentuare un trend che era comparso nel corso dell’ultimo trimestre del 2023 e che coinvolge trasversalmente tutte le aree territoriali e le grandi città del centro Italia. Se, invece, si allarga lo sguardo agli ultimi dieci anni è stata registrata una crescita del 16%.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come si sono mosse le compravendite immobiliari nei primi tre mesi di quest’anno.

Compravendite immobiliari: registrato un calo del 7,2%

Si accendono i riflettori sull’andamento delle compravendite immobiliari nel corso del primo trimestre 2024. Stando ai dati che sono stati resi noti dall’Agenzia dell’entrate nel corso dei primi tre mesi dell’anno il mercato immobiliare ha registrato una decrescita del 7,2% rispetto al primo trimestre 2023. Complessivamente 154.770 immobili sono passati di mano.

Il calo ha sostanzialmente accentuato un trend che era già stato rilevato nel corso dell’ultimo trimestre del 2023. E che sta coinvolgendo tutte le aree territoriali e impatta sulle grandi città del centro Italia. Secondo i dati resi noti dall’AdE le flessioni hanno riguardato principalmente i capoluoghi (-8,2%) e meno i non capoluoghi (-6,8%).

Andando ad analizzare gli acquisti degli immobili, nel 70% dei casi sono stati effettuati da soggetti che usufruito delle agevolazioni fiscali sulla prima casa. Un dato in aumento rispetto al primo trimestre 2023. Numeri in calo del 22% per l’acquisto di nuove costruzioni.

 © Elaborazione Ufficio Studi Gabetti su dati Agenzia delle Entrate

L’andamento del mercato città per città

Soffermandosi sull’andamento delle compravendite immobiliari nelle singole città, si scopre che quelle che perdono di più sono Milano, dove è stato registrato un -13,2%, e Torino che segna un -10,2%. Seguono poi altri importanti capoluoghi, nei quali il calo si è attestato tra il 4% ed il 7%:

  • Roma: -6,9%;
  • Genova: -6,7%;
  • Firenze: -5,9%;
  • Palermo: -5,7%;
  • Napoli: -4,4%.

Un situazione a dir poco sorprendente – vedendo quanto accade negli altri capoluoghi – la troviamo a Bologna, dove il calo è stato contenuto e si è attestato ad un -1,8%.

Su dieci anni il trend è positivo

Il primo trimestre del 2024 risulta essere positivo se lo si va a confrontare con la media degli ultimi dieci anni, rispetto ai quali è stata registrata una crescita del 16%. Ma anche rispetto all’ultimo anno pre-pandemia, il 2019, rispetto al quale siamo su un +12%.

In questo contesto, il recente taglio dei tassi di interesse di 25 punti percentuale da parte della BCE che ha portato il tasso di rifinanziamento da 4,50% a 4,25% rappresenta un incentivo che potrebbe sostenere un clima di mercato più favorevole – ha commentato Diego Vitello, senior research analyst di Gabetti Property Solutions -. Infatti, malgrado ci si aspettasse una riduzione più netta di almeno 100 punti percentuale, il taglio della BCE è comunque un messaggio molto positivo perché indicativo del fatto che la politica rialzista dei tassi sembra essere ormai alle spalle.

Secondo Vitello:

Rimane da capire quali saranno le decisioni di politica monetaria nelle prossime sedute delle BCE perché, molto dipenderà dall’andamento del livello dei prezzi, visto che ulteriori tagli dei tassi d’interesse avverranno alla luce di un calo dell’inflazione. Un percorso di cui non si ha contezza dell’orizzonte temporale, ma di sicuro il calo dei tassi non sarà così repentino come il rialzo. Tuttavia, stando alle previsioni del processo di disinflazione che sta rispettando le attese della BCE, è auspicabile che già nella seduta di settembre si possa perseguire con un taglio di ulteriori 25 basis point. Quindi, per il futuro, ci aspettiamo un mercato delle compravendite stabile al secondo trimestre 2024, e in leggera crescita a partire dal terzo trimestre 2024.