Finanza Condizionatori: effetto energia, nel 2023 si spenderà il 43% in meno

Condizionatori: effetto energia, nel 2023 si spenderà il 43% in meno

22 Giugno 2023 12:00

Condizionatori: bollette meno care nel 2023. Come aumentare i risparmi

Il primo grande caldo di questa stagione è destinato ad arrivare nel corso dei prossimi giorni.

Inizierà, a questo punto, la stagione estiva vera e propria, con la conseguente accensione dei condizionatori.

Ma riuscire a mantenere un po’ di fresco in casa e a non patire troppo il caldo, in che modo impatterà sulle bollette delle famiglie?

A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato un’analisi commissionata da Facile.it a EMG Different, secondo cui l’accensione dei condizionatori per combattere il caldo comporterà una spesa – stando alle tariffe della luce di oggi – pari a 124 euro, ossia il 43% in meno rispetto allo scorso anno.

Accendere il condizionatore costerà di meno

Nel 2023 accendere il condizionatore costerà di meno rispetto al 2022.

Secondo l’analisi commissionata da Facile.it a EMG Different, quest’anno si arriverà a spendere 124 euro, ossia un 43% in meno rispetto allo scorso anno.

Un vero e proprio sollievo per le tasche dei consumatori. Ricordiamo che in Italia – almeno stando ai dati in possesso dell’indagine che abbiamo citato – sono oltre 26 milioni gli italiani ad avere un condizionatore in casa.

Due milioni di proprietari, a seguito della stangata ricevuta sulla bolletta lo scorso anno, hanno affermato di non volerlo accendere quest’anno.

Ma il prezzo dell’energia nel 2023 sarà più clemente rispetto a quello dello scorso anno.

Fatta questa premessa è comunque importante fare attenzione a come si utilizza l’apparecchio. Le cattive abitudini potrebbero incidere pesantemente sulla bolletta.

I consigli per ridurre le spese

Facile.it ha realizzato un breve vademecum con i suggerimenti più importanti per ridurre gli sprechi e contenere le spese nel momento in cui si decide di accendere il condizionatore.

Ecco i suggerimenti più importanti.

Il primo elemento da tenere in considerazione è la classe energetica del condizionatore.

Nel momento in cui si vuole risparmiare è opportuno scegliere correttamente: maggiore è l’efficienza energetica dell’apparecchio, minori saranno i consumi.

Le famiglie che sono alle prese con un acquisto, dovrebbero optare per un modello in classe A o superiore, in modo da ridurre il più possibile il suo peso in bolletta.

Solo per avere un’idea, nel momento in cui si passa da un condizionatore in classe B in uno di classe A++ si può ottenere un risparmio del 40% all’anno sulla bolletta: stiamo parlando di 50 euro circa.

Il secondo elemento da tenere in considerazione è la temperatura:

ci deve essere freddo, ma non deve essere il Polo Nord. Optare per la temperatura corretta può sembrare una banalità, ma non lo è.

Una temperatura troppo bassa fa male alla salute e fa sprecare molto denaro.

Impostare una temperatura tra i sei e gli otto gradi in meno rispetto a quella esterna è ideale. Se l’apparecchio è dotato della funzione di deumidificazione è meglio usarla: permette di risparmiare fino al 13% in bolletta.

Altro consiglio da tenere a mente è quello di pensare all’installazione di un condizionatore inverter:

a differenza di quello tradizionale, una volta raggiunta la temperatura ideale rallenta la velocità del motore e funziona al minimo, evitando lo spreco di energia.

Non bisogna, inoltre, sottovalutare l’importanza della manutenzione dell’impianto e della pulizia dei filtri, che può costare caro alla salute e al portafoglio.

Utilizzare un apparecchio mal conservato può portare a consumare l’8% in più.

Non bisogna mai dimenticare il buon senso.

Accendere il condizionatore e poi tenere le finestre spalancate è una noncuranza che può risultare molto salata, sotto il profilo economico.

Utilizzare la funzione sleep.

Nelle ore notturne, invece che utilizzare la funzione deumidificazione, è opportuno optare per la funzione apposita per la notte. In alternativa, potrebbe risultare corretto programmare in maniera sensata la temperatura e l’eventuale spegnimento dell’apparecchio; in questo modo la riduzione degli sprechi arriva al 10%.