Consumi gas a picco, l’inverno è salvo. Urso (Mise) prospetta futuro da esportazione di energia per l’Italia
Complice il clima mite e livelli di stoccaggi quasi pieni, l’Italia può tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas per il prossimo inverno.
Nel mese di Ottobre i consumi gas hanno registrato una significativa contrazione del 23,3% su base annua come riportato dai dati Snam secondo cui è quasi azzerato l`import di gas Russo a -98,6%, sostituito con un incremento significativo del gas Algerino (+61,3%).
E Adolfo Urso, neo ministro dello Sviluppo economico, si sbilancia prevedendo che il nostro paese possa raddoppiare l’estrazione di gas nei prossimi anni e in prospettiva potrà esportare energia verso i Paesi del Nord grazie anche alla diversificazione dei fornitori. In un’intervista a Repubblica, il nuovo numero uno del MISE afferma che “dieci anni fa producevamo 13 miliardi di metri cubi dagli attuali giacimenti, oggi solo tre. Perché la differenza, nel frattempo, è stata coperta dall’import dalla Russia”.
Urso ha segnalato la gestione della crisi energetica come la massima priorità per il governo in quanto potrebbe avere un impatto significativo sull’evoluzione del PIL nei prossimi trimestri. Il Ministro ha ribadito la necessità di un cap ai prezzi del gas e per il disaccoppiamento dei prezzi del gas e dell’elettricità. D’altra parte, Urso ha anche suggerito che l’Italia dovrebbe puntare all’indipendenza energetica dalla Russia attraverso il raddoppio della produzione nazionale di gas, con nuove perforazioni in Adriatico, e la diversificazione di fornitori.
Caro energia: le misure allo studio del governo
Il governo Meloni è al lavoro per definire le misure contro il caro energia che potrebbero contare su un intervento da 4-5 miliardi, finanziato in parte con l’extra-gettito di 10 miliardi lasciato in eredità dal governo Draghi per effetto delle maggiori entrate Iva. Diverse le ipotesi già allo studio, come l’estensione a dicembre del bonus sociale per gli incapienti. Poi potrebbe anche esserci la proroga del credito d’imposta a favore delle imprese, che arriva al 40% per ridurre l’impatto delle bollette, in scadenza a fine novembre. “Ci sono pochi soldi e serviranno per coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà” ha sostenuto il Premier Meloni. “Dobbiamo vedere come superare l’inverno senza che le bollette esplodano, sperando di tranquillizzarci da marzo in poi”, spiega ancora la premier. E aggiunge: “Se l’Europa non riuscisse a tagliare l’allineamento del costo del gas da quello dell’energia elettrica, che è fonte di grandi speculazioni, lo faremo noi”.
Stesso concetto ribadito anche dal Ministro Urso secondo cui da Bruxelles, il governo attende un tetto al prezzo del gas e il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità. “Dopo il confronto in sede europea, vareremo le nostre misure per ridurre il costo dell’energia”.