Istat: vendite al dettaglio crescono a settembre, top da 2010
Ancora buone notizie per l’economia italiana, con le vendite al dettaglio di settembre che tornano ad accelerare e toccano il livello più alto dal 2010. A certificarlo i dati diffusi questa mattina dall’Istat: nel mese di settembre le vendite al dettaglio hanno mostrato una crescita dello 0,9% rispetto ad agosto, e sono cresciute del 3,4% in valore e del 2,7% in volume rispetto a un anno prima. Una dinamica positiva attribuibile all’andamento del settore alimentare (+4,4%) e dalla grande distribuzione (+5,6%).
Dati in crescita e in ripresa rispetto a quelli di agosto, quando le vendite al dettaglio erano calate, rispetto al mese precedente, dello 0,3% in valore e dello 0,4% in volume. Rispetto ad agosto 2016, le vendite al dettaglio avevano mostrano una leggera flessione dello 0,5% in valore e dell’1 % in volume.
I commenti dei consumatori
“Ottimi dati. Le vendite crescono sia in valore che in volume, sia per il settore alimentare che non alimentare. Persino i piccoli negozi tirano finalmente un sospiro di sollievo e registrano un +1,4% su base annua, +1,2% per gli alimentari e +1,4% per i non alimentari”. Questo il commento di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), dopo la pubblicazione da parte dell’Istat delle vendite al dettaglio di settembre. “Certo, rispetto ai valori pre-crisi c’è ancora da colmare una voragine, specie per i piccoli negozi e per le vendite non alimentari. Se si confrontano i dati di oggi con quelli di settembre 2008, infatti, le vendite in valore sono diminuite nel complesso del 5,1%, ma per i piccoli negozi il calo è del 15,5%, -13,2% per gli alimentari e addirittura -16,1% per i non alimentari”, ha concluso Dona.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento del Codacons. “È innegabile che si tratti di numeri positivi, spinti dal trend della fiducia delle famiglie in continua crescita degli ultimi mesi – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi – Avevamo previsto che l’indice relativo alla fiducia dei consumatori avrebbe avuto effetti diretti sulla spesa degli italiani e così è stato, con i dati di settembre sulle vendite che fanno ben sperare per una ripresa del commercio”.
“Tuttavia i numeri positivi di settembre non valgono per tutti e occorre prestare attenzione a quel settore del commercio ancora in forte sofferenza – ha messo in guardia Rienzi – Il valore delle vendite, infatti, nelle imprese fino a 5 addetti registra una riduzione del -0,8% su base annua, mentre aumenta del +5,8% nelle imprese con almeno 50 dipendenti”.
Con un aumento record del 6,2% sono soprattutto i discount a spingere la crescita nell’alimentare dove però le vendite crescono in tutte le forme distributive, dagli ipermercati (+5,3%) ai supermercati (+4,4%) fino alle piccole botteghe (+1,2%). È quanto segnala l’analisi di Coldiretti. “L’aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo poiché si tratta – ha precisato l’associazione – la seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione”.