Italia fuori dalla recessione nel I trimestre? L’Istat vede un cambiamento dall’attuale contrazione
Si apre uno spiraglio per l’economia italiana, caduta in recessione tecnica sul finire del 2018. In attesa dei dati sul Pil relativo ai primi tre mesi del 2019, che verrà diffuso a fine mese, l’Istat appare più positiva, parlando di un possibile cambiamento. Nel suo rapporto sulla congiuntura, relativo al mese di marzo, si legge: “L’indicatore anticipatore ha segnato una flessione di intensità ridotta rispetto a febbraio, suggerendo un possibile cambiamento rispetto alla fase di contrazione dei livelli di attività economica manifestatasi negli scorsi mesi”. Se questo significa che l’Italia uscirà nel primo trimestre del 2019 dalla recessione tecnica o se invece ci resterà, non è dato saperlo, anche perché permane una fase di debolezza.
“Nonostante alcuni segnali positivi, i dati congiunturali descrivono complessivamente una fase di debolezza dell’economia italiana”, ammette l’Istat. Prosegue la fase di stabilità sul mercato del lavoro ma torna ad aumentare la disoccupazione. Il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici si è ridotto e il miglioramento dei consumi è stato raggiunto attraverso un’ulteriore flessione della propensione al risparmio. In un contesto europeo di decelerazione dell’inflazione, permane il differenziale inflazionistico a favore dell’Italia.
Fiducia continua a peggiorare
A marzo, è proseguito il deterioramento della fiducia dei consumatori che ha interessato tutte le componenti. Il clima economico e le prospettive future hanno registrato il calo più marcato mentre le attese sulla disoccupazione sono in peggioramento dopo il segnale positivo del mese precedente. Nello stesso mese, la fiducia delle imprese nel complesso è tornata a migliorare anche se nel settore manifatturiero permangono incertezze.