Finanza Dati Macroeconomici L’Italia stagnante nei prossimi mesi, Istat non prevede alcun miglioramento

L’Italia stagnante nei prossimi mesi, Istat non prevede alcun miglioramento

5 Novembre 2019 10:45

L’economia dell’Italia dovrebbe rimanere su questi deboli livelli nei prossimi mesi. Nessun peggioramento, ma nemmeno nessun miglioramento da quel fiacco +0,1% del Pil che si è registrato nel terzo trimestre del 2019, confermando la dinamica dei tre trimestri precedenti. Lo prevede l’Istat nella sua ultima nota mensile sulla congiuntura italiana. A ottobre “è proseguita la tendenza alla stabilizzazione dell’indicatore anticipatore, che è rimasto compatibile con uno scenario di mantenimento degli attuali livelli produttivi”, si legge nel rapporto.

Secondo l’Istat, gli indicatori qualitativi più recenti confermano un quadro congiunturale globale caratterizzato da incertezza, con rischi di estensione del rallentamento industriale anche al settore dei servizi. La fase di debolezza dei ritmi produttivi si è inoltre riflessa sul mercato del lavoro, con il tasso di occupazione che, nel terzo trimestre, è rimasto stabile al 59,1%. E intanto la fiducia dei consumatori ha mostrato un lieve peggioramento.

“Il Paese è ancora in mezzo al guado – ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Non solo siamo in una situazione precaria, non solo mancano segnali di miglioramento, ma c’è il rischio di peggiorare e che il rallentamento dell’industria si estenda al settore dei servizi”.

Il rapporto dell’Istat arriva all’indomani dell’analisi di Confindustria in cui emergeva un’Italia stagnante, con industria in affanno, una forbice rispetto ai servizi sempre più ampia e il rischio deflazione. I consumi, secondo l’associazione degli industriali, sono fiacchi e gli investimenti attesi in calo nonostante i tassi di interesse ai minimi che, grazie alla Bce, aiutano il credito.