Produzione industriale Italia: a maggio peggior crollo dal 2009, servono misure di sostegno per la ripresa
Produzione industriale in flessione del 33,8% in maggio sullo stesso mese dell’anno precedente e del 44,3% in aprile sui dodici mesi. Così rivela il Centro Studi Confindustria secondo cui emerge una diminuzione della In termini congiunturali, ovvero rispetto al mese precedente, si è avuto un rimbalzo del 31,4% in maggio, dopo una caduta del 24,2% in aprile. Gli ordini in volume sono diminuiti del 51,6% annuo in maggio (+12,3% sul mese precedente) e del 29,6% in aprile (-43,7% su marzo).
In maggio la produzione industriale italiana è diminuita del 33,8% rispetto a un anno prima, dopo il -44,3% rilevato in aprile. Nella media degli ultimi tre mesi, ovvero da quando sono state introdotte le misure di contenimento del Covid-19, il livello dell’indice destagionalizzato della produzione è inferiore del 34,2% rispetto a febbraio. Come atteso, la fine del lockdown e, quindi, la riapertura delle attività manifatturiere che erano ancora sospese, si è tradotta in una lenta ripartenza dell’industria, ancora soffocata da una domanda – interna ed estera – estremamente debole. Nei mesi primaverili, PIL e produzione sono attesi diminuire in misura più forte rispetto a quanto osservato nel primo trimestre.
Unc: crollo peggiore del 2009
“Una Caporetto! Anche se c’è un rimbalzo tecnico apparentemente notevole rispetto ad aprile, si tratta solo di un effetto ottico dovuto ai bassi livelli del mese precedente. Il punto vero, è che il crollo su base annua resta superiore a quello avuto nell’anno buio del 2009” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Considerando, infatti, i dati corretti per gli effetti di calendario, mentre oggi Confindustria registra una caduta, rispetto a maggio 2019, del 29,6%, a maggio 2009 c’era stata una riduzione annua del 21,7%, inferiore del 26,7%. Insomma, anche se a maggio le cose vanno meglio di aprile, non c’è da essere allegri” conclude Dona.
Codacons: calo pesantissimo
Il calo della produzione industriale è pesantissimo, e senza precise misure di sostegno per l’industria ci vorranno anni per tornare ai livelli pre-Covid. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti oggi dal Centro studi di Confindustria.
“Si tratta di un tonfo peggiore di ogni previsione, che va di pari passo con la caduta dei consumi da parte delle famiglie – spiega il presidente Carlo Rienzi – Numeri che segnano il ritorno dell’industria agli anni bui della crisi economica, considerando che solo nel 2009 in Italia si sono registrati per la produzione dati negativi analoghi a quelli di maggio”.
“Il Governo deve varare specifiche misure di sostegno per il comparto industriale, che rappresenta il motore del paese, perché senza interventi urgenti ci vorranno anni e anni per tornare ai livelli pre-Covid, e saranno bruciati migliaia di posti di lavoro con effetti devastanti per la nostra economia” – conclude Rienzi.