Decreto PNRR: cosa cambia per i BTP, assegno unico e patente a crediti per le imprese
È arrivato dal consiglio dei ministri il via libera alla bozza del nuovo Decreto PNRR, al cui interno sono contenute alcune misure – disseminate in 48 diversi articoli – che spaziano su diversi settori, tra i quali ci sono l’assegno unico, i BTP e la patente a crediti per le imprese. Proprio quest’ultima misura viene introdotta con lo scopo di contrastare le morti sul lavoro, dopo l’incidente avvenuto nel cantiere Esselunga di Firenze.
Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, ha spiegato, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta dopo il consiglio dei ministri, che questo decreto legge ha avuto una fase di confronto con le organizzazioni di categorie e le parti sociali. Nei tavoli tecnici – spiega Fitto – sono stati coinvolti tutti gli enti attuatori: le province, le regioni e i comuni.
Decreto PNRR: l’obiettivo è velocizzare il piano
Sono diversi gli obiettivi che il Decreto Pnrr ha intenzione di centrare. Tra questi ci sono:
- il contrasto alle frodi;
- la responsabilizzazione degli enti attuatori;
- la realizzazione di alloggi universitari;
- la messa a punto della governance;
- la spinta alla digitalizzazione.
Sicuramente, però, uno degli obiettivi più importanti è quello di attuare la velocizzazione del Piano, che, al momento, può contare anche dei fondi del RepowerEU. Il provvedimento, inoltre, contiene alcune norme relative alla sicurezza sul lavoro: dal 1° ottobre 2024, infatti, è previsto l’arrivo della patente a crediti per la sicurezza sul lavoro. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede questa importante novità.
Arriva la patente a crediti per le imprese
Il 1° ottobre 2024 rappresenta una data sigificativa per l’imprenditoria italiana. Debutterà la patente a crediti per la sicurezza sul lavoro. La misura coinvolgerà le imprese e i lavoratori autonomi che svolgono la propria attività all’interno dei cantieri temporanei o mobili. Ne sono escluse le aziende che sono in possesso dell’attestato di qualificazione Soa.
A rilasciare la patente a crediti sarà l’ispettorato nazionale del lavoro. Si partirà da un monte iniziale pari a 30 crediti: le aziende potranno continuare ad operare fino a quando hanno una dotazione pari o superiore a 15 crediti. Nel caso in cui si dovesse verificare un incidente mortale, dalla patente dell’impresa saranno decurtati 20 crediti. Saranno tolti 15 punti nel caso in cui si dovesse verificare un incidente che comporti l’inabilità permanente al lavoro, anche se solo parziale. Se l’inabilità temporanea assoluta dovesse comportare un periodo di astensione dal lavoro più lungo di 40 giorni, verranno tolti 10 crediti.
Sarà direttamente l’ispettorato nazionale del lavoro a dover definire i criteri, le procedure ed i termini dell’eventuale provvedimento di sospensione. Le aziende hanno la possibilità di vedersi reintegrare i crediti a seguito della frequenza di corsi di aggiornamento, che permetteranno di acquistarne cinque alla volta.
Cosa cambia per i BTP e l’assegno di inclusione
Importante revisione arriva dal decreto Pnrr. Dal calcolo dell’Isee non verranno più esclusi i BTP, come invece era stato stabilito dalla Legge di Bilancio 2024. Il cambio di passo, su questo punto, è stato determinato dalla volontà di permettere il raggiungimento del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) alle categorie più vulnerabili. L’articolo 1, comma 183, della Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 non si andrà ad applicare ai soggetti che stanno beneficiando dei due sussidi che hanno sostituito il reddito di cittadinanza. Sostanzialmente sono stati introdotti alcuni paletti che hanno lasciato fuori dalla novità una platea ampia di ex percettori del sussidio pentastellato.