Effetto Bce sui mutui e prestiti: di quanto aumentano le rate nel 2023
Quanto incide sui prestiti e sui mutui erogati alle famiglie, l’aumento dei tassi deciso dalla Bce lo scorso 2 febbraio 2023? Ma soprattutto quanti sono i finanziamenti che sono stati erogati nel nostro paese? E le rate mensili, come sono cambiate nel corso degli ultimi dodici mesi?
Complessivamente, in Italia, ci sono 6,8 milioni di famiglie indebitate: stiamo parlando del 25% del totale. Di queste, almeno 3 milioni e mezzo, hanno sottoscritto un mutuo per l’acquisto della casa.
I tassi di interesse sui prestiti, nel corso del 2022, sono aumentati notevolmente. Purtroppo anche per quest’anno sono attesi dei nuovi aumenti.
A pagare dazio alla politica della Bce non ci sono solo le famiglie che devono rimborsare le rate dei mutui, ma anche quelle che sono alle prese con dei prestiti:
oggi comprare un’automobile a rate, un modello del valore di 25.000 euro, costa quasi 5.000 euro in più rispetto al 2021, nel caso in cui si sia sottoscritto un finanziamento decennale.
In una situazione peggiore si ritrovano le famiglie alle prese con le rate dei mutui a tasso variabile, i cui importi mensili da saldare sono saliti mediamente del 24%.
Secondo i dati di Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro da rimborsare nell’arco di 25 anni – il cui tasso medio applicato è pari al 3,9% – ha una rata mensile media di 1.056 euro.
Nel caso in cui il mutuo sia pari a 100.000 euro – durata 25 anni e tasso al 3,7% – la rata mensile è pari a 517 euro.
Nulla o poco cambia, invece, per i mutui più vecchi, purché siano a tasso fisso.
Per quelli a tasso variabile, le rate sono aumentate fino al 43%.
Prestiti e mutui erogati alle famiglie
Complessivamente il valore dei mutui erogati per acquistare degli immobili, a fine novembre, ammontava a 426 miliardi di euro.
Rispetto a fine 2017 l’importo erogato è aumentato di 50 miliardi di euro (+13,5%).
La Fabi aggiunge che “sul totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, quelle che hanno un mutuo sono circa 3,5 milioni, su un totale di 6,8 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali“.
Complessivamente, sommando i prestiti personali al credito al consumo, le banche hanno erogato qualcosa come 256 miliardi di euro ai cittadini. Rispetto al 2017, questo importo è in crescita di circa 2 miliardi di euro (+1%).
Cosa comporta la variazione dei tassi della Bce per le famiglie che hanno sottoscritto dei mutui o dei prestiti. Vediamolo nel dettaglio:
- le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021 / inizio 2022, non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso;
- le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute in media del 43%: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 715 euro ovvero 215 euro in più;
- i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche oltre il 4% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche raddoppiate;
- i nuovi mutui a tasso variabile sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile oggi è di 825 euro, ben 160 euro in più (+24%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro.
Giusto per avere un’idea di quanto dovranno pagare in più le famiglie italiane, che hanno acquistato un’automobile, basta fare un semplice esempio: a fine 2021, il tasso d’interesse era pari all’8,1%, mentre oggi è pari al 10,9%:
per acquistare un’automobile del valore di 25.000 euro interamente a rate, attraverso un finanziamento a dieci anni, il costo complessivo passa da 37.426 euro a 42.272 euro, con una differenza complessiva di 4.847 euro (+13%).
Acquistare una lavatrice da 750 euro completamente a rate, con un finanziamento a 5 anni, il costo passa da 942 a 1.012 euro, con una differenza complessiva di 70 euro (+7,5%).