Energia elettrica, il 52,5% della domanda è coperta da fonti rinnovabili
Numeri da record per le rinnovabili in Italia. A maggio 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, è cresciuto dell’1,9% il fabbisogno di energia elettrica dell’Italia. Secondo i dati forniti da Terna nel nostro paese la richiesta è stata pari a 24,7 miliardi di kWh. La variazione, senza dubbio positiva, ha permesso di recuperare solo in parte il dato negativo registrato nel mese di maggio 2023, quando si era attestata ad un -7,4%: il numero di giorni lavorativi è stato lo stesso (22), mentre la temperatura media mensile, sostanzialmente, è stata in linea rispetto a quella registrata un anno fa.
Tra questi dati uno appare particolarmente importante. Il 52,5% della domanda elettrica è stata coperta da fonti rinnovabili, mentre un anno fa la percentuale era ferma al 42,3%. Si tratta del valore su base mensile più alto di sempre.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come si sta muovendo il fabbisogno di energia elettrica nel nostro paese.
Aumenta il fabbisogno di energia elettrica
Nel corso del mese di maggio 2024 il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 24,7 miliardi di kWh, in aumento dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una crescita che va a compensare solo in minima parte il crollo registrato nel corso del mese di maggio 2023, che era stato pari ad un -7,4%.
Andando ad analizzare il dato della domanda elettrica – che è stato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura – si nota che ha sostanzialmente confermato una crescita a velocità ridotta, grazie ad una lieve ripresa dell’industria, che ha registrato un +1,4%, ed una più vivace dei servizi.
Analizzando i dati a livello territoriale si scopre che la variazione tendenziale a maggio è stata pari ad un +1,8% al Nord e al Centro, ed un +2,3% al Sud e alle Isole.
Nell’arco dei primi cinque mesi del 2024, il fabbisogno nazionale di energia elettrica è stato pari all’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+0,2% il valore rettificato).
L’indice mensile dei consumi elettrici industriali – abbreviato in IMCEI – elaborato direttamente da Terna e che analizza i consumi industriali, ha registrato una crescita pari all’1,4% rispetto al mese di maggio 2023. La variazione non cambia prendendo in considerazione i dati destagionalizzati e corretti per l’effetto del calendario. Ad essere positivi sono in particolar modo i seguenti comparti:
- cartaria;
- siderurgia;
- mezzi di trasporto;
- alimentari.
Sono in flessione, invece i seguenti comparti:
- meccanica;
- ceramica e vetraria;
- metalli non ferrosi;
- cemento, calce e gesso;
- chimica.
Interessante è anche l’indice IMSER – Indice Mensile dei Servizi -, che Terna riesce a pubblicare basandosi sui dati che vengono forniti da alcuni gestori della rete di distribuzione, il quale ha registrato un andamento positivo nel corso del marzo 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023: +4,8%. Le attività che hanno registrato le migliori performance sono:
- professionali;
- scientifiche e tecniche;
- trasporto e magazzinaggio;
- informazione e comunicazione.
Hanno, invece, registrato gli andamenti peggiori i seguenti comparti:
- finanza e assicurazione;
- istruzione.
Chi ha soddisfatto la produzione di energia elettrica
La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’84,7% dalla produzione nazionale. Il restante 15,3% arriva dall’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,8 TWh; a livello progressivo, da gennaio a maggio 2024, l’import netto è in aumento del 5,6%. La produzione nazionale netta è risultata pari a 21,2 miliardi di kWh.
Il 52,5% della domanda di energia elettrica è stata coperta da fonti rinnovabili: a maggio 2023 era il 42,3%, ovvero il valore su base mensile più alto di sempre. È in aumento la produzione di energia elettrica dalle seguenti fonti:
- idrica: +34,7%;
- fotovoltaica:+36,3%;
- eolica:+10,5%.
La produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche è cresciuta di 1.062 GWh.
L’incremento di produzione del fotovoltaico (+1.062 GWh) è dovuto all’effetto combinato dell’aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e del maggior irraggiamento (+393 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-4,3%) e termica (-14,6%) come diretta conseguenza della crescita delle rinnovabili – ha messo in evidenza Terna -. In particolare, nel mese di maggio, la produzione a carbone ha coperto circa l’1% della richiesta totale. Da inizio 2024, il contributo del carbone si mantiene inferiore al 2% del fabbisogno nazionale.
Da segnalare, inoltre, che prosegue l’accelerazione della penetrazione delle energie rinnovabili. Infatti, la capacità rinnovabile in esercizio, nei primi cinque mesi del 2024, è in aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.