L’esenzione dall’Irpef agricola riguarderà nove imprese su dieci
A beneficiare dell’esenzione totale dell’Irpef agricola saranno sostanzialmente nove aziende su dieci. Stiamo parlando di qualcosa come 387 mila soggetti, mentre altri 20mila riusciranno a beneficiare dell’Irpef dimezzata. La stima è stata effettuata da Coldiretti, che si è basata direttamente sui dati dell’Inps, che sono stati diffusi nel momento in cui è arrivato il via libera al provvedimento sul taglio dell’Irpef.
Sul resto della platea, l’esenzione verrà calcolata in forma progressiva. E riguarderà complessivamente 430mila imprese agricole professionali e coltivatori diretti.
Esenzione Irpef agricola: su quante aziende impatta direttamente
Complessivamente a beneficiare dell’esenzione totale dell’Irpef agricola saranno nove aziende su dieci. Sono circa 387mila soggetti, mentre altri 20mila potranno accedere all’Irpef dimezzata. L’emendamento ha previsto, in estrema sintesi, l’introduzione di una franchigia di esenzione al 100% ai fini Irpef fino ad un valore pari a 10.000 euro della somma dei redditi dominicali e agrari, che sono dichiarati ufficialmente dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (Iap). La parte che eccede i 10.000 euro ma che è inferiore a 15.000 euro l’esenzione risulta essere pari al 50%.
E’ una prima risposta alle nostre richieste presentate al Governo nel corso del tavolo tecnico a Palazzo Chigi – spiega Ettore Prandini, presidente della Coldiretti -. La riduzione delle imposte e degli oneri fiscali e previdenziali è una necessità per rilanciare la competitività delle imprese. Un’esigenza che richiede una forte presenza a livello europeo dove si combatte la battaglia decisiva per dare un futuro alla nostra agricoltura.
Come funzione l’esenzione Irpef
L’esenzione dell’Irpef agricola è in vigore per i periodi d’imposta 2024 e 2025 in misura piena per i titolari di redditi fino a 10.000 euro. Per le somme comprese tra i 10.000 ed i 15.000 euro, l’agevolazione verrà applicata in misura parziale e risulterà essere pari al 50% dell’Irpef che i contribuenti devono versare sui redditi agrari e dominicali.
Ad introdurre originariamente l’esenzione dell’Irpef agricola è stato l’articolo 1, comma 44 della Legge n. 232/2016, anche conosciuta come Legge di Bilancio 2017. Potevano beneficiare della misura i coltivatori diretti e IAP in relazione ai redditi agrari e dominicali. In un primo momento l’esenzione era prevista unicamente per il triennio 2017-2019. Successivamente è stata prorogata di anno in anno.
Rimasta uno standard fino all’anno scorso, la proroga dell’esenzione Irpef non è stata inserita all’interno dell’ultima Manovra. Non essendo stata inserita all’interno della Legge di Bilancio 2024 ha fatto arrivare a naturale scadenza l’agevolazione. Complessivamente 431.215 lavoratori agricoli – sono i numeri resi noti dall’Inps con l’osservatorio pubblicato a novembre 2023 – si sarebbero trovati nella situazione di dover provvedere al pagamento di questa imposta.
Situazione che ha suscitato le proteste degli agricoltori, preoccupati dalle tasse che avrebbero dovuto pagare, a fronte di guadagni per i loro prodotti che, almeno nella maggior parte dei casi, non riescono nemmeno a coprire le spese che devono sostenere.
A beneficiare dell’esenzione Irpef saranno unicamente i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, che risultino essere iscritti nella previdenza agricola. Sono esclusi dall’agevolazione, invece, le società agricole di persone, le S.r.l. e le cooperative, che hanno scelto di esercitare l’opzione per la tassazione dei redditi su base catastale.
Per finanziare l’esonero dall’Irpef agricola verrà istituito un apposito fondo per l’attuazione delle riforma fiscale, dal quale, per il 2025, verranno attinti 220 milioni di euro e, per il 2026, 130 milioni di euro.