Gas: torna l’Iva ordinaria. Costi in aumento del 13% per le famiglie
Ad essere stati coinvolti nel passaggio dal mercato tutelato del gas al mercato libero sono qualcosa come 3,5 milioni di utenti. A renderlo noto è stata direttamente l’Arera, ossia l’Autorità Pubblica dell’Energia.
Complessivamente, in Italia, sono 6.027.000 gli utenti del mercato tutelato del gas, su una platea complessiva di 20.430.000. 2,5 milioni di questi sono delle famiglie vulnerabili.
Sono diverse le novità che vanno ad impattare direttamente sulla bolletta del gas proprio da questo mese di gennaio.
Le famiglie, dopo due anni di aliquota agevolata al 5%, si vedranno addebitare l’Iva ordinaria sulle forniture di gas.
Secondo una stima effettuata da Segugio.it l’imposta sul valore aggiunto ripristinato andrà ad impattare direttamente sulle finanze degli utenti causando un aumento del 13% della spesa, annullando l’effetto positivo del calo del prezzo all’ingrosso della materia prima avvenuto tra dicembre 2023 e gennaio 2024.
Ma entriamo un po’ di più nel dettaglio.
Bolletta del gas: il passaggio al mercato libero
Stando a quanto reso noto direttamente all’Arera, ad essere stati coinvolti dal passaggio dal mercato tutelato al mercato libero sono 3,5 milioni di utenti.
In Italia, complessivamente parlando, ci sono 20.430.000 di utenti, dei quali 6.026.00 fanno parte del mercato tutelato, di questi:
- 2,5 milioni rientrano tra i soggetti vulnerabili. Sono, in altre parole, in una situazione economica svantaggiata, malati, disabili o risiedono in zone disastrate o nelle isole che non sono interconnesse. O, più semplicemente, hanno più di 75 anni;
- 3,5 milioni sono gli utenti considerati non vulnerabili.
I primi hanno la possibilità di continuare a rimanere all’interno del mercato tutelato: potranno beneficiare delle tariffe fissate dallo Stato.
I secondi, invece, sono passati al mercato libero, anche se potranno beneficiare delle tariffe Placet: un assaggio del mercato libero, ma sotto la tutela dell’Arera.
Torna l’Iva al 22% sul gas
Il mese di gennaio 2024 è caratterizzato non solo dalla fine del mercato tutelato del gas, ma anche dalla conclusione dell’aliquota dell’Iva agevolata al 5% sulle forniture.
Secondo una stima effettuata da Segugio.it, il ritorno dell’Iva nella misura ordinaria comporterà un aumento del 13% sui consumi medi delle famiglie, andando ad annullare completamente l’effetto positivo del calo del prezzo all’ingrosso del gas, che è avvenuto nel periodo compreso tra il mese di dicembre 2023 e quello di gennaio 2024.
L’Iva ordinaria è arrivata dopo un periodo di due anni nell’arco dei quali sono state introdotte alcune misure di sostegno per le famiglie.
Ricordiamo, infatti, che nel corso del quarto trimestre 2021, mentre arrivavano i primi segnali di una crisi che sarebbe peggiorata nel corso dei mesi seguenti e per tutto il 2022, attraverso il Decreto Taglia Bollette venne ridotta l’Iva al 5% per il gas.
L’agevolazione veniva garantita indipendentemente dagli scaglioni di consumo. L’Iva ridotta è andata, quindi, a sostituire quella ordinaria – pari al 10% fino a 480 Smc di consumo, che saliva al 22% oltre i 480 Smc e al superamento di alcune quote fisse – fino allo scorso mese di dicembre.
Ma il Governo Meloni non ha rinnovato l’agevolazione: a questo punto sulle bollette del gas verrà applicata l’aliquota ordinaria.
Continuando a rimanere fisse tutte le altre condizioni, Segugio ha messo in evidenza che l’Iva ordinaria comporterà una spesa maggiore del 13% per la famiglia tipo, con un consumo annuo pari a 1.400 Smc e con un’utenza attiva nel comune di Milano.
Su una famiglia con consumi ridotti – inferiori ai 400 Smc annui – l’impatto, ovviamente, è minore e si attesta su un +8%.
Situazione diversa, invece, per chi ha attivato una tariffa indicizzata al PSV.
In questo caso è possibile sfruttare, nel corso del primo mese del 2024, un prezzo più basso del gas:
l’indice del mercato all’ingrosso, infatti, è sceso da 45 centesimi a 38 centesimi per Smc, registrando un -15%.
In generale, il prezzo del gas per il 2024 è previsto attualmente a ridosso dei 40 centesimi per Smc, valore simile a luglio 2021, prima della crisi energetica – spiega Segugio.it -. Combinando l’effetto dell’IVA e il calo dei prezzi all’ingrosso, risulta che una famiglia tipo registrerà un rincaro della spesa del +6% (a parità di consumo) tra dicembre 2023 e gennaio 2024.