Il bar dell’Agenzia delle Entrate si dimentica lo scontrino
Se il bar dell’Agenzia delle Entrate non fa lo scontrino
Quante volte ci è capitato di andare in un bar e che, dopo una qualsiasi consumazione, una volta andati alla cassa per pagare, non ci venisse fatto lo scontrino? Succede spesso, in molte città. Diventa curioso, però, se a non emettere lo scontrino è il bar dell’Agenzia delle Entrate.
Un qualsiasi contribuente, si aspetta che, nel regno delle tasse e delle imposte, emettere un normale e semplicissimo scontrino sia all’ordine del giorno.
Ma non è così.
Jimmy Ghione, inviato di Striscia La Notizia, con la sua troupe è andato a controllare il bar all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Eur 6 di Roma, in zona Torrino.
Purtroppo per Ghione, la sua puntatina verso questo bar è finita male: è stato bruscamente malmenato con degli spintoni. È stato aggredito anche il cameraman.
Il bar che non emette lo scontrino
L’inviato di Striscia la Notizia, Jimmy Ghione, avrebbe chiesto spiegazioni sulle mancate emissioni degli scontrini ai gestori del bar.
Alla redazione del programma, infatti, sono arrivate innumerevoli segnalazioni su questa particolare dimenticanza.
Nel momento in cui Ghione si è presentato sul posto, ha dovuto confrontarsi con una reazione esagerata e sproporzionata del barista, che con il suo modo di fare è riuscito a cogliere di sorpresa l’intera troupe.
Nel giro di pochi attimi Jimmy Ghione si è ritrovato senza microfono ed è stato colpito al volto.
Ad aver avuto la peggio è stato il cameraman, che ha battuto la testa dopo essere stato spinto.
Questo bar, situato all’interno dell’Agenzia delle Entrate, era già finito sotto la lente d’ingrandimento di Jimmy Ghione in passato: si era occupato di loro in un servizio del 2018.
L’evasione fiscale in Italia
Purtroppo, in Italia, l’abitudine a non emettere lo scontrino o la fattura coinvolge molti commercianti e molte imprese.
L’evasione fiscale è tutt’altro che cancellata nel nostro paese e il caso portato alla luce da Striscia la Notizia ne è un esempio lampante.
Secondo i dati resi noti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in concerto con l’Agenzia delle Entrate, nel 2022, l’erario ha incassato 68,9 miliardi di euro in più rispetto al 2021.
Sono stati recuperati qualcosa come 20,2 miliardi di euro evasi e sono stati bloccati qualcosa come 9,5 miliardi di euro di frodi.
Numeri spaventosi, enormi, che fanno capire che l’evasione fiscale continua ancora ad esserci e coinvolge tutti i contribuenti, trasversalmente.
Secondo alcune stime, l’evasione fiscale e contributiva, nel nostro paese, ammonterebbe a qualcosa come 100 miliardi di euro.
Il governo sta riuscendo ad azzerare l’evasione fiscale? Sicuramente no, benché sia stata imboccata la strada giusta per una sua riduzione.
Anche il fatto che alla redazione di Striscia la Notizia siano arrivate molte segnalazioni sul comportamento scorretto tenuto all’interno di quel bar, fa ben sperare per il futuro: se i consumatori si fanno parte attiva e segnalano i trasgressori, per le autorità è più facile trovarli.
Evadere il fisco, comunque vada, sta diventando sempre più difficile, anche se ci sarà sempre qualcuno che riesce a farlo.
La fattura elettronica, lo split payment e le attività di controllo effettuate dall’Agenzia delle Entrate attraverso l’incrocio dei dati che sono all’interno delle proprie banche dati, rendono la vita più dura a chi ha intenzione di evadere.
Rimangono, però, ancora oggi dei soggetti completamente sconosciuti al fisco, che riescono ancora a farla franca, così come le organizzazioni criminali di stampo mafioso che sempre con maggior dedizione seguitano a coltivare i propri traffici illegali.