Il caffè potrebbe diventare una bevanda di lusso. C’è di mezzo la questione clima
Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire anche sulla tazzina di caffè. Non importa che si decida di prendere un espresso al bar o lo si prepari tranquillamente a casa: il caffè sembra destinato a diventare più caro e con un gusto meno buono.
A pesare su una delle bevande preferite dagli italiani sono senza dubbio i cambiamenti climatici. Ma non solo: la domanda sta aumentando in maniera vertiginosa in tutto il mondo. Analizziamo il perché il caffè corre il rischio di diventare una bevanda di lusso e da cosa può essere determinato questo cambiamento.
Caffè, consumi destinati a raddoppiare entro il 2050
Il caffè è una delle bevande più bevute al mondo. Quotidianamente ne vengono servite almeno tre miliardi di tazzine: il numero è destinato a raddoppiare entro la fine del 2050. Per riuscire a farsi un’idea di come si sta muovendo il mercato del caffè basta dare un’occhiata ai negozi Starbucks e alla loro costante crescita in ogni angolo del globo. I prezzi, tra l’altro, non risultano essere particolarmente economici: basti pensare che a Beijing in Cina si arriva a spendere poco meno di 10 dollari per uno Starbucks Iced Americano.
Il consumo di caffè, nel corso degli ultimi 30 anni, è sostanzialmente raddoppiato. Ed il suo trend è destinato a continuare nei prossimi anni. I paesi, che al momento risultano essere i maggiori importatori, sono gli Stati Uniti, l’Europa, la Russia ed il Giappone. A questi paesi si stanno affiancando nuovi consumatori, come ad esempio l’India, la Malesia, l’Indonesia, il Sud Africa ed il Vietnam.
Nel tentativo di intercettare questo business – secondo quanto riporta il Financial Times – Starbucks starebbe pianificando di aprire un nuovo negozio ogni 9 ore entro il 2050: l’obiettivo è quello di centrare le 9mila location entro il 2050. Altri brand del settore – tra i quali ricordiamo Lavazza, Costa Coffee e Tim Hortons – si sono incanalati sulla stessa scia.
Il peso dell’emergenza climatica
A pesare sul futuro prezzo del caffè non è solo l’aumento della domanda. Ma anche l’emergenza climatica. Stando a quanto riporta uno studio effettuato dal Center on Sustainable Investment entro il 2030 avremo necessità del 25% di caffè in più. Quello che viene prodotto, ora come ora, dall’industria potrebbe non bastare nel breve periodo. Nel corso degli ultimi due anni la domanda ha inesorabilmente superato l’offerta.
A rallentare il ritmo dell’industria contribuiscono i cambiamenti climatici, che stanno inaridendo i terreni più adatti alla sua coltivazione. Le piogge e le temperature elevate di questi giorni stanno inesorabilmente contribuendo a mettere in crisi i raccolti.
Un primo sentore di quanto sta accadendo lo abbiamo registrato a maggio: i prezzi dei chicchi di caffè hanno raggiunto la loro quotazione massima da quindici anni a questa parte. E se i prezzi dovessero continuare a mantenere questo trend, nel corso dei prossimi anni il caffè potrebbe diventare una vera e propria bevanda di lusso. Intervistata dal Financial Times, Vanusia Nogueira, direttrice esecutiva dell’Ico, Organizzazione internazionale del caffè, ha spiegato che:
Non solo aumenteranno i prezzi. Purtroppo, potrebbe cambiare il sapore. Meno buono proprio a causa delle alterazioni del suo ambiente naturale.
I timori per il futuro
Ci sono altre questioni sul tavolo. Entro il 2050 almeno la metà del terreno coltivato a caffè potrebbe diventare inutilizzabile. Brasile, Vietnam, Colombia e Indonesia, che costituiscono i maggiori produttori al mondo, potrebbero avere sempre meno aree idonee. A beneficiare dei cambiamenti climatici, però, potrebbero essere altri paesi al di fuori dei tropici, che potrebbero iniziare a produrre caffè. Tra questi potrebbero esserci gli Stati Uniti, l’Argentina, l’Uruguay e la Cina. Troppo presto, però, per affermare che siamo davanti ad una vera e propria opportunità: questo cambiamento avrà dei costi ecologici davvero importanti dal punto di vista della deforestazione.
Per il momento a causa della crisi climatica i produttori si stanno impoverendo, benché aumenti la domanda. Investono sempre meno sui loro terreni. Alcuni esperti di sostenibilità hanno già sottolineato che è necessario aumentare i prezzi per riuscire a garantire il caffè di qualità.