Il costo del gas scenderà del 40%. Ecco quanto si risparmierà
Il costo del gas, dal mese di febbraio, potrebbe scendere del 40% anche in bolletta. Questa, in estrema sintesi, è l’opinione di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, che ha confermato la recente discesa dei prezzi del gas sotto i 60 euro/megawattora, i minimi dal mese di dicembre 2021.
I recenti ribassi dovrebbero riflettersi anche sulle bollette degli utenti finali.
Stando dalle prime indiscrezioni circolate nel corso di questi giorni, è probabile che nel corso della prossima riunione l’Arera confermi il taglio del 40% dei prezzi del gas dal prossimo 3 febbraio.
A beneficiare della riduzione dei costi sono gli utenti del mercato tutelato.
Giorgetti ha provveduto a ribadire che il Governo, al momento, è al lavoro per predisporre un meccanismo attraverso il quale si paghi ad un prezzo politico i consumi di gas e che, soprattutto, i prezzi siano “in linea con i precedenti e con prezzi che seguono il mercato le eccedenze, per premiare i virtuosi e chi risparmia nei consumi”.
In altre parole questo significa che si dovrebbero applicare tariffe minime ancorate ai valori del 2020 su almeno il 75% dei consumi. Il rimanente 25% si dovrà pagare a tariffa piena.
Gas, cosa cambierà per gli utenti finali
Monetariamente, come cambieranno le bollette del gas, nel caso in cui ci sia un taglio del 40% del costo del gas?
A fare alcuni calcoli ci ha pensato il Codacons, che ha spiegato che nel corso del mese di dicembre le tariffe stabilite da Arera per il mercato tutelato sono salite a 150,96 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.
A fronte di un abbattimento dei costi pari al 40%, le tariffe dovrebbero scendere a 90,57 centesimi al metro cubo.
Nel caso in cui le previsioni del Ministro Giorgetti dovessero trovare conferma, la bolletta media annua di una famiglia tipo, potrebbe passare dagli attuali 2.113 euro a 1.268 euro, con un risparmio quantificato in 845 euro.
Ovviamente è necessario attendere i dati ufficiali dell’Arera, che verranno diffusi nel corso dei primi giorni di febbraio, per conoscere quale possa essere la reale entità di questo risparmio.
Ma soprattutto per comprendere in quale modo la riduzione delle quotazioni sui mercati si rifletterà direttamente sulle bollette degli italiani.
Sicuramente il calo delle bollette del gas aiuterà parecchio le famiglie e le imprese, che sono costrette a fare i conti con dei costi energetici fuori controllo.
La Coldiretti sottolinea che la spesa energetica ha un doppio effetto negativo, perché riduce il potere d’acquisto delle famiglie, ma aumenta i costi delle imprese agroalimentari. Il costo dell’energia, infatti, si riflette su tutta la filiera, andando a colpire direttamente le attività agricole, ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare.
Quanto pesa il costo dell’energia
Giusto per avere un’idea di quanto pesi il costo dell’energia sulla produzione agricola ed alimentare, basti pensare che le imprese del settore assorbono l’11% dei consumi energetici industriali totali, per un valore complessivo di 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti all’anno.
Nel corso del mese di dicembre il prezzo medio del gas era pari a 117 euro al megawattora, adesso siamo a 74 euro.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, intervistato da Il Messaggero, spiega che con questi numeri c’è da aspettarsi “una riduzione delle tariffe regolate da parte dell’Arera del 34-35%. È venuta meno quella paura, o sarebbe meglio dire quel panico, che aveva fatto temere che saremmo arrivati in questi giorni con qualche operatore non in grado di consegnare la materia prima“.