Il Pnrr rivoluziona il superbonus. Ecco come
Continua il lavoro intorno al Superbonus, in attesa che il governo Meloni lo smantelli completamente. A portare in dote alcune novità è il Pnrr.
Uno dei più famosi incentivi per ristrutturare casa, cambierà completamente volto, tanto da diventare qualcosa di completamente nuovo rispetto a quanto visto nel passato.
Almeno queste sono le intenzioni di Palazzo Chigi, che vuole superare una serie di distorsioni e criticità innescate direttamente dal Superbonus.
A giocare un ruolo importante sarà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), grazie al quale l’agevolazione sarà completamente ridisegnata.
Quello che è certo, in questo momento, è che la proroga del 110% non ci sarà. Non è chiaro, però, cosa accadrà ai crediti bloccati.
Superbonus: come cambia nel 2024
Sul futuro del superbonus ci sono già alcune certezze: le detrazioni al 110% non ci saranno più e verranno cancellati gli sconti in fattura la cessione del credito.
Non è prevista alcuna proroga: questo, senza dubbio costituirà un problema per molti condomini, perché alcuni lavori rischiano di saltare, causando pesanti ricadute sulle imprese e sui residenti.
A determinare i problemi maggiori è il cambio dell’aliquota del superbonus, che dal 2024 passerà dal 110% al 70%: percentuale destinata a scendere nel corso degli anni successivi.
Nel caso in cui non venissero apportate modifiche alla legge che è in vigore ad oggi, l’aliquota scenderà al 60% nel 2025, proprio nel momento in cui entrerà in vigore il nuovo schema.
Ad introdurre le principali novità è la revisione del Pnrr che è stata proposta dal governo Meloni proprio in questi giorni e che è stata approvata direttamente dalla Commissione europea.
Tra i punti più importanti del piano ci sono la tutela dell’ambiente e l’efficienza energetica.
Questo è il motivo per il quale gli incentivi edilizi risultano essere di particolare importanza, soprattutto alla luce della direttiva europea sulle Case Green, della quale, almeno al momento, non si conoscono tutti i dettagli.
La questione, comunque vada, risulta essere di particolare interesse per il nostro paese per la conformazione del parco immobiliare.
In Italia ci sono qualcosa come 12,4 milioni di edifici residenziali, con quasi 32 milioni di abitazioni. Il 40% di queste è stato costruito prima del 1970.
Cosa cambia grazie al Pnrr
A seguito delle revisioni previste con il Pnrr, le nuove agevolazioni avranno come beneficiari principalmente le famiglie.
Rispetto alle spese passate i fondi saranno, comunque vada, ridimensionati: qualcosa come 1,3 miliardi di euro verranno spesi in favore delle famiglie con un reddito basso e per i giovani.
Verrà data una mano per sostenere l’efficientamento energetico degli immobili di edilizia abitativa pubblica e per i condomini.
Altri dettagli su quello che potrebbe essere il futuro del superbonus possono essere ricavati direttamente dal Pniec, ossia il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che è stato preparato dal ministero dell’Ambiente e successivamente inviato direttamente alla Commissione Ue.
In questo documento si parla esplicitamente di una riforma generale delle detrazioni, per le quali sarà necessario avere un approccio efficiente ed integrato.
La strada da percorrere sembra quella di una maggiore convergenza dei vari incentivi che sono attualmente previsti. È possibile che vengano concentrati all’interno di un’unica misura.
La riforma del superbonus, inoltre, prevede l’introduzione di più aliquote. La loro applicazione sarà condizionata dai miglioramenti che l’immobile raggiungerà.
L’efficientamento energetico dovrà essere ottenuto attraverso alcuni interventi con diversi livelli di priorità.
Secondo una prima previsione del Governo questi incentivi potranno avere una durata almeno decennale.
Una durata così lunga servirà a centrare gli obiettivi su clima ed efficienza energetica per riuscire a rispettare la nuova direttiva europea.
In attesa della riforma degli incentivi, ricordiamo che nel corso del 2024 è possibile utilizzare i seguenti bonus edilizi:
- l’ecobonus, che permette di ottenere delle detrazioni che variano dal 50% al 75% a seconda degli interventi effettuati e dell’immobile coinvolto;
- superbonus, al quale possono accedere solo i condomini e permetterà di ottenere una detrazione del 70%;
- bonus ristrutturazioni, la cui agevolazione è pari al 50%.