Immobili: è record per gli investimenti commerciali. Uk, Germania e Francia i mercati più attraenti
Il mattone è ancora oggi l’investimento preferito grazie al fatto che gli immobili offrono una buona copertura contro l’inflazione e rappresentano un investimento difensivo a lungo termine. A testimoniare l’amore degli investitori per gli immobili il volume record degli investimenti immobiliari commerciali europei che nel terzo trimestre del 2022 hanno raggiunto quota 283 miliardi di euro (a fine settembre 2022).
Così sottolinea Virginie Wallut, Director Real Estate Research and Sustainable Investment di La Française Real Estate Managers, secondo cui Regno Unito, Germania e Francia hanno continuato ad attrarre la maggior parte degli investitori con volumi di investimento rispettivamente di 66 miliardi di euro, 63 miliardi di euro e 34 miliardi di euro su un periodo di 12 mesi. “Pur rimanendo prevalentemente investito in uffici, il mercato tende a riequilibrarsi verso altre asset class, in un contesto di iper-selettività da parte degli investitori, ovvero di concentrazione degli acquirenti su pochi mercati consolidati” sottolinea l’esperto secondo cui “i periodi di transazione sono in aumento a causa del dibattito in corso sull’equa valutazione degli asset”.
Uffici: rendimenti in crescita
In ripresa il mercato europeo delle locazioni di uffici. In particolare a registrare un aumento della domanda le principali città europee con in testa Dublino, Londra e Monaco di Baviera con una crescita rispettivamente del 178%, 83% e 56%. Amsterdam, invece, ha registrato un calo della domanda dell’8% su base annua.
“Il 2022 è stato caratterizzato dall’inasprimento delle politiche monetarie. L’aumento dei tassi privi di rischio, con le obbligazioni decennali di Germania, Francia e Regno Unito rispettivamente al 2,1%, 2,7% e 3,2% (al 30 settembre 2022), ha spinto meccanicamente al rialzo i rendimenti immobiliari” continua l’analista di La Francaise Real Estate Managers. “ L’entità dell’aumento varia a seconda degli asset e dei mercati. Parigi, Bruxelles e Amsterdam hanno registrato la crescita maggiore su base annua con +50 punti base (bps), seguiti da Amburgo, Berlino e Munch (+35 bps). Il numero di transazioni forzate rimane limitato, ma potrebbe aumentare con il rifinanziamento degli asset”.