IMU: alla cassa per il saldo 2024 dell’imposta sugli immobili
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Ultimo appuntamento dell’anno con le tasse sulla casa. Entro oggi, lunedì 16 dicembre 2024, i proprietari di immobili sono chiamati a versare il saldo dell’IMU, l’Imposta municipale propria sugli immobili che ha sostituito la vecchia ICI.
Se il pagamento dell’acconto, scaduto lo scorso 16 giugno, si basava sulle aliquote e sulle detrazioni stabilite dai Comuni per l’anno precedente, ora il saldo a conguaglio include eventuali aggiustamenti basati sulle nuove aliquote deliberate dai comuni e pubblicate sul sito del ministero delle Finanze.
Chi deve pagare l’acconto IMU
L’IMU è una delle principali tasse immobiliari in Italia, che viene applicata a una vasta gamma di proprietà. C’è da sottolineare che la tassa non si paga però sulla prima casa, intesa come abitazione principale. Ma solo se l’immobile non venga “catalogato” nella categoria lusso o pregio.
E’ la categoria catastale che fa la differenza. Quindi se la prima casa è nella categoria A1, A8 e A9, si deve pagare il saldo. L’imposta inoltre è dovuta sempre, a prescindere dalla categoria catastale se si tratta di seconde case.
L’IMU è dovuta sempre anche su capannoni, negozi, alberghi, uffici, aree edificabili e terreni agricoli.
Quanto si paga di IMU nel 2024
Secondo un rapporto della UIL dello scorso giugno, per l’abitazione principale considerata di lusso, il costo medio complessivo dell’IMU dovuta per il 2024 è di 2.531 euro, con punte di oltre 6.000 euro nelle grandi città. Il costo medio complessivo dell’IMU per una “seconda casa”, ubicata in una città capoluogo, sarà di 1.022 euro con punte di oltre 2.000 euro nelle grandi città.
Sono tassate anche le pertinenze dell’abitazione principale di lusso, ossia cantine, garage, posti auto e tettoie (classificate nelle categorie catastali C2, C6, C7). Le pertinenze sono soggette a IMU con la stessa aliquota applicata alle prime case di lusso. Il costo medio annuo per queste pertinenze è di 99 euro.
Quali sono le città più care e quelle meno care
Andando nel dettaglio delle singole città emerge che tra quelle in cui il costo dell’IMU 2024 per le abitazioni principali di lusso è più oneroso spicca Grosseto dove si paga un totale di IMU di 6.828 euro. Milano ha un costo medio annuo di 5.966 euro, mentre Roma si posiziona al terzo posto con un costo di 5.774 euro all’anno. Per quanto riguarda le città meno care, Cremona si conferma la città con il costo IMU più basso per le abitazioni principali di lusso, con un totale annuo di 967 euro.
In merito invece alle seconde case, non se la passano bene i proprietari romani che devono pagare circa 2.135 euro all’anno di IMU, a differenza dei catanzaresi a cui tocca un esborso di circa 509 euro annui.
IMU: quando si può pagare di meno
E’ il legislatore che prevede dei casi tassativi in cui si può godere di riduzioni o esenzioni dall’IMU. Ad esempio se l’immobile è concesso in comodato d’uso gratuito ad un parente di primo grado in linea retta, dal genitore al figlio per intenderci. In tal caso la base imponibile su cui si calcola l’imposta è ridotta del 50%. O ancora l’immobile viene concesso in locazione ad un canone concordato: in tal caso la base imponibile è ridotta del 75%.
Tra i casi di esenzione che sono stati particolarmente dibattuti in quanto portati all’attenzione della Corte di Cassazione abbiamo quello di due coniugi con residenza in due diversi immobili. In tale ipotesi, i coniugi possono entrambi non pagare l’IMU, se i due immobili sono qualificati come prime case e i due stabiliscano la loro residenza anagrafica ognuno nel proprio immobile.
Infine ricordiamo anche il caso in cui vige l’esenzione IMU della casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.