In arrivo doppia stangata per gli automobilisti
Nel 2023 potrebbe arrivare una vera e propria stangata per gli automobilisti. Il costo dell’Rc Auto potrebbe diventare quattro volte più alto e il costo di benzina e gasolio potrebbe lievitare nuovamente. L’unico sospiro di sollievo potrebbe presentarsi sul fronte delle multe stradali, per le quali era previsto un aumento a partire dal 2023: per il momento rimane tutto bloccato.
Ma cerchiamo di scoprire cosa si devono aspettare gli automobilisti per il prossimo anno.
Per gli automobilisti la stangata passa dai carburanti
Quello a cui dovranno fare attenzione gli automobilisti, già dal prossimo mese, è un nuovo rincaro dei carburanti. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, a partire del 1° dicembre 2022, una norma grazie alla quale gli sconti sul costo di gasolio e benzina scenderanno da 0,25 centesimi al litro a 0,15 centesimi al litro. Gli sconti relativi al Gpl scenderanno da 0,085 centesimi per chilo a 0,051.
Questo significa che gli automobilisti dovranno pagare di più alla pompa: il taglio di 25 centesimi, a cui è possibile accedere fino alla fine di novembre, permette di ottenere uno sconto alla pompa pari a 20,50 centesimi. Scendere fino a 15 centesimi Iva compresa, comporta una riduzione dello sconto alla pompa pari a 18,30 centesimi.
La stangata non peserà unicamente nel momento in cui gli automobilisti fanno il pieno. Nel 2022 entrerà in vigore il nuovo Regolamento sulla Concorrenza, che andrà ad incidere direttamente sulle Rc Auto. Le compagnie di assicurazioni, che operano in Italia con sede legale all’estero, avranno l’obbligo di applicare la procedura di risarcimento diretto. Questo significa, in estrema sintesi, che l’assicurazione che tutela la vittima dell’incidente dovrà anticipare la somma al proprio cliente. In un secondo momento riceverà un rimborso forfettario dalla compagnia assicurativa di chi ha provocato l’incidente.
Secondo Assoutenti e il Movimento Consumatori, questa risulta essere una norma particolarmente ingiusta ed altamente iniqua. Ma soprattutto fortemente inflattiva.
Il risarcimento diretto fa acqua da tutte le parti – spiegano Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, e Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori, sentiti da Il Sole 24 Ore -. Una misura che doveva favorire gli assicurati ma si è trasformata in un ginepraio di vessazioni che ha alterato profondamente la struttura del mercato assicurativo. Il sistema del forfait tra compagnie va profondamente rivisto e va ripristinato un minimo principio di concorrenza. Non devono essere le imprese estere sottoposte all’obbligo di adottare una procedura come il risarcimento diretto ritenuta facoltativa dalla Corte costituzionale tre lustri fa, ma si deve rendere tale procedura facoltativa per tutte le assicurazioni e per tutti gli assicurati.
Non ci sarà l’aumento delle multe
Buone notizie, invece, sul fronte degli aumenti delle sanzioni stradali: il governo ha annunciato di voler bloccare l’aggiornamento al rialzo degli importi delle multe. In linea teorica a gennaio 2023 si sarebbe dovuto concretizzare un incremento automatico, previsto direttamente dal Codice della Strada.
Gli importi delle sanzioni stradali vengono rinnovati a cadenza biennale, con un aggiornamento dei costi effettuato dall’Istat sulla base della variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, che viene calcolato ogni due anni.