In Italia 20.000 donne sono vittime di violenza economica
Quando si parla di finanza personale, quanto sono preparate le donne italiane?
In quante sono a conoscenza della differenza che passa tra un mutuo a tasso fisso ed uno variabile?
Quante donne sanno cosa sia una franchigia o un prestito personale?
Stiamo parlando di argomenti che riguardano la vita comune e che impattano sulla quotidianità: purtroppo, però, due donne su tre – che corrispondono al 67,3% – hanno dichiarato di essere completamente a digiuno di questi argomenti.
A far emergere queste pesanti lacune finanziarie delle donne, ci ha pensato un’indagine di Facile.it, che è stata commissionata agli istituti MUp Reserarch e Norstat.
Il risultato è allo stesso tempo sorprendente e preoccupante: due donne su tre dichiarano di sapere poco o nulla sugli argomenti, che abbiamo appena citato.
Donne e finanza personale, le ragioni delle lacune
Ma quali sono i motivi, che sono all’origine di queste lacune delle donne intervistate? Il 36% delle intervistate ha spiegato di ritenere l’argomento troppo difficile. Mentre il 20% ha detto, semplicemente, di non essere interessata della materia.
Un dato preoccupante emerge, però dalle risposte che arrivano dalle donne che vivono insieme ad un partner: il 12% ha ammesso di non interessarsene perché se ne occupa l’altra metà.
Andando a scorrere con più attenzione i numeri dell’indagine, si scopre che almeno 1,4 milioni di donne italiane vorrebbe colmare questa lacuna.
Non riescono a farlo per diverse ragioni: il 54% non ha tempo, mentre il 44% non possiede le risorse economiche necessarie per poterlo fare (la percentuale supera il 53% tra quanti abitano al Sud e nelle isole).
Sicuramente più grave e angosciante è la situazione di quasi 20.000 donne che hanno dichiarato di non poter approfondire la materia finanziaria, perché il partner non vuole.
A livello nazionale, le donne che hanno dichiarato di essere in possesso di conoscenze in ambito finanziario sono il 37,2%.
Andando a dare uno sguardo alla base anagrafica, si scorge che questa percentuale sale notevolmente per le donne che hanno un’età compresa tra i 35 ed i 44 anni: ci si attesta su un 38,5%, un valore che scende drasticamente se si va a guardare la generazione precedente.
Si passa, infatti, al 30,8% tra le 55/64enni e addirittura al 30,2% per le donne con più di 65 anni.
Non è la scuola la fonte principale grazie alla quale si apprendono le basi della finanza personale.
Solo il 12,5% afferma di aver imparato qualcosa grazie al proprio percorso di studi. Ma è l’autoapprendimento la strada principale attraverso la quale le donne si sono preparate in finanza personale.
Il 57% delle intervistate ha, infatti, spiegato, di aver fatto da sola.
Per il 23% sono state importanti anche le esperienze lavorative, mentre anche il ruolo della famiglia nell’educazione finanziaria delle donne rimane marginale (5,5%).
TAN e TAEG, questi perfetti sconosciuti
L’indagine ha poi voluto approfondire il grado di conoscenza delle intervistate su determinati termini legati alla finanza personale – come mutui, prestiti, assicurazioni e bollette – andando a chiedere, per ciascuno di essi, se fossero in grado di comprenderli e spiegarli.
La ricerca ha messo in evidenza che la maggior parte delle donne intervistate ha dichiarato di essere a conoscenza dei termini generici basilari, come ad esempio mutuo a tasso fisso (67,5%), mutuo a tasso variabile (63,2%) o prestito personale (63,3%).
La situazione peggiora drasticamente, nel momento in cui si vogliono approfondire questi argomenti. Il 76% non saprebbe spiegare il significato di TAN e il 72% ignora anche cosa sia il TAEG.
In ambito assicurativo, invece, una intervistata su due non sa cosa sia la franchigia, mentre addirittura il 66% non conosce il significato di massimale.
La conoscenza in ambito di finanza personale è un elemento fondamentale per una gestione corretta del budget familiare e per poter risparmiare – spiega Edith Macaluso, Finance Director di Facile.it -. Se è vero che oggi esistono diversi strumenti, online e no, che aiutano i consumatori a trovare soluzioni per ridurre i costi, è comunque importante avere competenze di base almeno sulle principali voci di spesa domestica, così da fare scelte consapevoli.