In pensione grazie a Quota 103: tutte le regole dettate dall’Inps
L’Inps ha fornito le indicazioni necessarie per quanti hanno intenzione di andare in pensione beneficiando delle agevolazioni previste da Quota 103. Per poter uscire dal mondo del lavoro, i diretti interessati devono avere compiuto almeno 62 anni e avere maturato 41 anni di contributi: l’istituto di previdenza ha sottolineato che questi requisiti devono essere stati maturati entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2023.
Questi, in estrema sintesi, i parametri per poter andare in pensione grazie a Quota 103, la nuova pensione anticipata introdotta dal Governo guidato da Giorgia Meloni attraverso la Legge di Bilancio 2023. Sostanzialmente, grazie a questo sistema di calcolo, è possibile accedere all’assegno previdenziale grazie ad una flessibilità di cinque anni, rispetto ai calcoli classici per andare in pensione.
Quota 103, le istruzioni dell’Inps
A fornire indicazioni precise e dettagliate su come andare in pensione sfruttando le opportunità di Quota 103 ci ha pensato l’Inps, attraverso la circolare n. 27 del 10 marzo 2023. In questo documento l’istituto nazionale di previdenza sociale ha spiegato che gli iscritti “all’assicurazione generale obbligatoria (AGO) e alle forme esclusive e sostitutive della medesima gestite dall’INPS, nonché alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che perfezionano entro il 31 dicembre 2023 un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata flessibile”.
Tra le novità più importanti annunciate dall’Inps ci sono anche le procedure per la definizione delle domande di pensione anticipata flessibile, che devono presentare i lavoratori che sono iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme sostitutive ed esclusive gestite direttamente dall’Inps. Queste indicazioni, quindi, coinvolgono direttamente quanti sono iscritti alla gestione ordinaria e a quella separata. L’Inps, inoltre, ha indicato quali siano i requisiti necessari richiesti per poter andare in pensione grazie a Quota 103, che devono essere stati maturati entro e non oltre il 31 dicembre 2023.
I soggetti che abbiano maturato i requisiti per poter andare in pensione anticipatamente con Quota 103 potranno inoltrare la domanda in un qualsiasi momento successivo all’apertura della finestra di uscita. Questa ci sarà ogni tre mesi per i dipendenti delle aziende private e per i lavoratori autonomi, mentre per quelli della pubblica amministrazione ci sarà ogni sei mesi.
Da quando decorre la pensione
Una delle domande a cui ha risposto l’Inps attraverso la circolare è la data di decorrenza della pensione, che, in nessun caso, potrà essere anteriore al 1° aprile 2023, nel caso in cui venga erogata ai lavoratori dipendenti e a quelli autonomi. Per i dipendenti della pubblica amministrazione, invece, la decorrenza sarà il 1° agosto 2023.
Alle regole che abbiamo appena elencato non si applicano al personale di ruolo Afam e delle scuole. Questi lavoratori avranno la possibilità di uscire dal mondo del lavoro il 1° novembre (Afam) ed il 1° settembre (scuola) nell’anno in cui vengono raggiunti i requisiti previsti da Quota 103. È quindi possibile accedere alla pensione anticipata successivamente al raggiungimento dei requisiti, ma entro la fine dell’anno solare.
Capitolo importante è quello dedicato agli importi. L’assegno previdenziale che spetterà ai lavoratori andati in pensione grazie a Quota 103 non potrà, in alcun caso, andare a superare cinque volte il trattamento minimo stabilito per ogni anno. Ricordiamo che per il 2023 questo importo è stato fissato in 2.818,65 euro: questa regola andrà a decadere nel momento in cui verrà raggiunto il requisito anagrafico per ottenere la pensione di vecchiaia, che ora come ora è stato fissato a 67 anni.