Finanza Indici e quotazioni Piazza Affari ancora giù su timori coronavirus. Dbrs Morningstar: aumenta rischio recessione Italia

Piazza Affari ancora giù su timori coronavirus. Dbrs Morningstar: aumenta rischio recessione Italia

26 Febbraio 2020 10:05

Piazza Affari non riesce a rialzare la testa. Anche oggi il listino milanese prosegue la tendenza ribassista di inizio settimana. Dopo un avvio debole l‘indice Ftse Mib accelera al ribasso segnando un calo di 1 punto percentuale e scivolando sotto la soglia dei 23mila punti. Sull’obbligazionario, si assiste a un allargamento dello spread oltre quota 150 punti base nonostante i buoni riscontri dall’asta di ieri di Ctz e Btpei, con domanda molto sostenuta per la scadenza più lunga (Btpei 2032). Oggi il Tesoro offrirà in asta Bot semestrali per 6 miliardi.

 

L’umore del mercato è ancora una volta dettato dagli sviluppi dell’emergenza coronavirus. Con l’ultimo bilancio che parla di oltre 300 contagiati, l’Italia è il paese non asiatico più colpito da Covid-19 e la prospettiva data per quasi sicura dagli analisti è di una recessione tecnica per il paese con Pil giù nel primo trimestre dell’anno. Oggi è arrivata una nuova cupa previsione, dopo quelle snocciolate nei giorni scorsi da più fronti ed esperti. Anche gli analisti di Dbrs Morningstar vedono un più alto e concreto rischio di recessione dell’Italia, in un report intitolato “Coronavirus in Italy: Fears of a Recession” (Coronavirus in Italia: timori di una recessione), che lascia poco spazio alle interpretazioni.

“Tra le regioni settentrionali dell’Italia, la Lombardia e il Veneto hanno registrato il maggior numero di nuovi casi. Dato che rappresentano il motore di crescita italiano, un’estensione delle misure restrittive potrebbe avere un impatto negativo considerevole sull’economia“, spiega Carlo Capuano di Dbrs Morningstar. “Il tentativo delle autorità italiane di trovare un equilibrio tra misure restrittive per contenere la diffusione del virus e i tentativi di limitare l’impatto negativo sull’economia sarà difficile”, ammette. Una cattiva gestione della situazione potrebbe influire negativamente anche sulla stabilità del governo.

Lo spazio di manovra sul piano fiscale è limitato per l’Italia, ma Dbrs Morningstar si aspetta che alcune misure fiscali possano sostenere la crescita del paese. Se si riuscirà a limitare l’impatto a uno shock temporaneo della domanda in uno o due trimestri, è probabile che l’economia italiana non subisca implicazioni durature (nemmeno sul suo rating creditizio posto al gradino BBB con tendenza stabile). Tuttavia, gli interventi potrebbero essere meno efficaci se l’impatto economico fosse più sul lato dell’offerta, vale a dire sulle imprese, piuttosto che sul lato della domanda interna, ossia sui consumi.

 

Domani è in programma alla Camera il via libera al decreto legge per il contenimento dell’epidemia e il passaggio del provvedimento al Senato. Il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nell’incontro organizzato ieri con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e delle professioni per un confronto su come intervenire per ridurre l’impatto economico del coronavirus, ha confermato che il governo sta mettendo a punto un pacchetto ad hoc. Tra gli interventi sono previsti una procedura di accesso rapido per le piccole e medie imprese al Fondo di garanzia, la sospensione dei pagamenti delle forniture dei servizi come gas ed energia elettrica, la sospensione dei termini degli adempimenti societari e la proroga al 2021 delle misure previste dal codice della crisi di impresa, nonché un’attività di monitoraggio dei prezzi di alcuni prodotti sanitari. E’ in corso di approfondimento la possibilità di prevedere forme di contributi per la ripresa delle attività per le imprese direttamente danneggiate e sostegni alle imprese che hanno subito danni indiretti. Patuanelli si è inoltre impegnato a individuare strumenti finalizzati a sostenere quei specifici settori che si trovano maggiormente in difficoltà, quali la grande distribuzione organizzata, il turismo, i trasporti, la logistica e le forniture.

Intanto l’emergenza coronavirus e i possibili impatti sull’economia globale hanno messo di cattivo umore anche Wall Street ieri sera. Negli Usa le autorità sanitarie hanno chiesto agli americani di prepararsi perché una pandemia è probabile. Il Dow Jones è crollato di 879,44 punti a 27.081,36, riportando due sessioni consecutive di ribassi di almeno 800 punti per la prima volta in assoluto. La debolezza si è trasferita sui listini asiatici, con Tokyo che questa mattina ha chiuso in ribasso dello 0,79%, a 22.426,19 punti, al valore minimo di chiusura dallo scorso ottobre. Lo Shanghai Composite resiste al momento ai forti sell off, grazie alla convinzione degli investitori che le autorità cinesi lanceranno ulteriori misure di stimoli economici, arginando gli effetti negativi del coronavirus. Le Borse europee si muovono in territorio negativo, con l’indice Eurostoxx 50 in calo di oltre il 2%. Oggi è previsto un discorso del presidente della Bce, Christine Lagarde, che potrebbe dare qualche indicazione sul possibile impatto del virus sulla zona euro.