Piazza Affari debole in attesa di un catalizzatore, vendite su Fca. I titoli da monitorare oggi
Piazza Affari si muove fiacca, dopo i guadagni della scorsa settimana e in attesa di un catalizzatore. Gli investitori si concentrano ancora una volta sulle notizie in arrivo dal fronte sanitario, e in particolare sull’aumento di nuovi casi di coronavirus nel mondo. Si guarda poi agli Stati Uniti dove si attende un nuovo pacchetto di aiuti promesso dal presidente eletto Usa, Joe Biden, che si insedierà formalmente alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio. Una necessità, quella di nuovi aiuti, dopo i deludenti dati sul mercato del lavoro usciti venerdì scorso.
In questo quadro, l’indice Ftse Mib si muove sotto la parità, segnando un calo di circa mezzo punto percentuale in area 22.660 punti. “Il 2021 è iniziato con i principali mercati che ignorano ogni tipo di notizia negativa e proseguono verso i nuovi massimi – ha commentato Pietro Di Lorenzo, fondatore di www.sostrader.it – Questo è molto evidente anche seguendo l’andamento delle principali criptovalute, e in particolare del Bitcoin che sembra essere percepito da scommessa iperspeculativa a una sorta di bene rifugio”. Fin quando durerà questo sentiment? Difficile dirlo, risponde Di Lorenzo, ma finchè è questo “il vento che tira sui mercati, meglio non tentare azzardate operazioni controtrend”.
Tra i titoli di Piazza Affari, le vendite si concentrano su Fca (-1,8%), nonostante abbia incassato l’upgrade dall’agenzia Standard & Poor’s, che ha alzato il rating della casa automobilistica sia di lungo termine (da BB+ a BBB-) sia quello di breve (da B ad A-3) con outlook stabile. Tuttavia, venerdì sera Fca ha comunicato la sospensione della produzione degli impianti a Brampton in Canada (che produce le berline Dodge Charger, Dodge Challenger e Chrysler 300) e a Toluca in Messico (che produce il Suv compatto Jeep Compass) a causa dello shortage di semiconduttori. I modelli prodotti in questi stabilimenti nel 2020 hanno rappresentato circa il 14% delle vendite di Fca negli Usa.
Giù anche Tenaris e Saipem, entrambe in calo dell’1,5%, di riflesso alla debolezza delle quotazioni del petrolio. Debole anche Nexi (-1%). Secondo fonti del Governo, la partecipazione riscontrata al cashback ad oggi è stata al di sopra delle aspettative dal punto di vista dei numeri e dei dati di sintesi.
Si muove invece in controtendenza FinecoBank (+1%) che oggi ha comunicato dati di raccolta superiori alle attese. L’istituto ha registrato nel mese di dicembre il dato di raccolta netta più alto di sempre, attestandosi a 1,6 miliardi di euro (+119% rispetto a 721 milioni di un anno fa) senza fare ricorso a politiche commerciali di breve periodo. Bene anche Stmicroelectronics e DiaSorin , in rialzo di oltre 1 punto percentuale. Ma la vetta del listino Ftse Mib viene raggiunta da Unipol che sale dell’1,2%.
Tra le altre storie, si segnala Cattolica che perde l’1,4% dopo aver comunicato che l’ispezione Ivas, focalizzata
principalmente sulla governance e sull’adeguata valutazione dei rischi immobiliari, si è conclusa con risultanze sfavorevoli e con l’avvio di un procedimento sanzionatorio nei confronti della società.