Piazza Affari nervosa: Ftse Mib sull’altalena all’indomani dell’accordo Ue. Ecco i titoli in evidenza
La festa per l’accordo Ue sul Recovery Fund è già finita per i mercati. Piazza Affari si muove nervosa in maniera altalenante sopra e sotto la parità, mentre i listini europei si mostrano deboli a poco più di 24 ore dell’accordo storico sul Recovery Fund, che ha portato l’euro sopra la soglia di 1,15 dollari, toccando ieri il livello più alto egli ultimi 18 mesi. Gli investitori sembrano essere tornati in preda a un’ansia da coronavirus, che continua a diffondersi negli Stati Uniti, ma anche in America Latina, alimentando l’incertezza per il futuro dell’economia globale. Non a caso l’oro continua ad essere acquisto, con i contratti saliti fino a quota 1.857 dollari l’oncia, record in nove anni.
In questo quadro, l’indice Ftse Mib ha tentato di reagire a un avvio fiacco per poi tornare ancora sotto la parità con un -0,35% in area 20.657 punti. Ieri l’indice italiano ha accorciato le distanze dal test importante del 61,8% di Fibonacci a 21.155 punti, area di resistenza chiave anche per la presenza della media mobile 200 periodi. Il break di tale livello potrebbe aprire la strada verso 22.000 e 22.500 punti. Al ribasso, invece, il primo supporto statico è quello dei 19.174 punti che, se infranto, potrebbe innescare discese verso 18.481 e 18.000 punti.
Tra i titoli di Piazza Affari, in evidenza Saipem che sale tra i migliori del paniere principale con un progresso di quasi il 2%, festeggiando i nuovi contratti nell’eolico offshore per oltre 90 milioni di euro. Ancora acquisti sulle banche, guidate da FinecoBank che segna un +2% seguita da Banco Bpm con un +1,3%. Corre Mps (+5% poco sotto la soglia di 1,895 euro), dopo le indicazioni arrivate da Moody’s. Gli analisti dell’agenzia di rating hanno posto in revisione per upgrade il rating standalone e i rating di lungo termine della banca. L’outlook di lungo termine è stato modificato da “Developing” a “Rating under Review”.
Tornando al listino principale, bene anche Buzzi Unicem e Prysmian che salgono entrambe dell’1,6%. Quest’ultima ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione della canadese EHC Global per un valore di 130 milioni di dollari canadesi. Scivola invece sul fondo del listino Enel con un ribasso di quasi il 2%. Sul titolo pesano alcune indiscrezioni sulle offerte e sulle negoziazioni in atto per il 50% di Open Fiber controllato da Enel. Vendite anche su Moncler (-2%) penalizzato probabilmente dall’euro forte.