Inflazione rallenta a settembre ma per consumatori è un miraggio: carrello spesa aumenta di 112 euro
A settembre l’inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno come sostiene l’Istat. Il calo del tasso d’inflazione si deve ancora all’evoluzione dei prezzi dei beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto), ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto).
Per contro, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all’accelerazione dei prezzi del “carrello della spesa” (+1,0% da +0,6%). A settembre l’inflazione di fondo scende a +1,8% (dal +1,9% registrato negli ultimi tre mesi).
UNC: calo inflazione è illusione ottica
Ma secondo le associazioni dei consumatori si tratta di un miraggio. “Il calo dell’inflazione è solo un’illusione ottica legata alla fine delle speculazioni sulle vacanze degli italiani che avevano portato a rincari astronomici, dal trasporto marittimo che in agosto era balzato in un solo mese del 33,8% su luglio 2024 mentre a settembre crolla del 33,1%, ai villaggi vacanze e campeggi saliti in agosto del 6,5% e scesi a settembre del 26%, dai voli nazionali aumentati in agosto del 14% e diminuiti ora del 18,5%, a quelli intercontinentali decollati del 16,8% durante l’estate e ora precipitati del 30,9%. Peccato che le ferie siano finite e che, quindi, in termini di riduzione del costo della vita, l’effetto sia nullo”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
La classifica dei rincari annui del carrello della spesa
Con l’occasione l’UNC stila una classifica dei rincari annui distinti per tipologia familiare e divisioni di spesa (valori in euro) da cui emerge come “per quanto riguarda l’indice nazionale, l’inflazione tendenziale pari a +0,7% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita complessivamente pari a 105 euro su base annua, 96 euro in più se ne vanno solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche e 112 per il carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 104 euro, ma 87 euro sono per cibo e bevande, 103 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. Per una famiglia media sono 71 euro in totale, ma 69 in più sono necessari per mangiare e bere, 82 per il carrello”, conclude Dona.
Assoutenti invita a guardare ai rialzi alimentari
“I rialzi che stanno interessando il comparto alimentare meritano la massima attenzione”, spiega il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, secondo cui i prezzi di beni alimentari e bevande analcoliche risultano in aumento del +1,2% su anno, con punte del +1,5% per i beni alimentari lavorati. “Per alcuni prodotti di largo consumo i rincari continuano ad essere consistenti, con i prezzi dell’olio d’oliva che salgono del +22,6% su anno, il burro del +6,9%, il caffè del +9,1%, cacao e cioccolato del +7,2%, secondo il report diffuso oggi dall’Istat. Dopo due anni di caro-vita la mancata discesa dei prezzi al dettaglio spinge le famiglie a tagliare i consumi, come attestano i dati sulle vendite al dettaglio dei prodotti alimentari in calo del -1,1% nel 2024”. “Per questo ribadiamo la necessità di interventi mirati a far scendere i listini specie nel settore alimentare e invertire il trend dei consumi che continua ad essere negativo”, conclude Melluso.