Inps, pace contributiva o rendita vitalizia: ecco come funzionano

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Focus sul tema pensioni. Per colmare i cosiddetti “buchi contributivi”, il legislatore ha messo a punto due importanti strumenti previdenziali, la rendita vitalizia e la pace contributiva.
Rendita vitalizia: cos’è e come funziona
La rendita vitalizia è un istituto previdenziale che permette di coprire periodi di lavoro, in cui il lavoratore ha effettivamente prestato attività ma senza il versamento dei contributi previdenziali.
A farne richiesta possono essere:
- il datore di lavoro che ha omesso il versamento dei contributi
- il lavoratore quando ancora sia in attività lavorativa o anche quando è già in pensione.
L’iter prevede la presentazione della domanda all’Inps che verifica il rispetto delle condizioni previste dalla legge.
Lo stesso Istituto deve poi procedere alla definizione dell’importo da pagare. Una volta pagata la somma, i contributi vengono riconosciuti ai fini pensionistici.
Pace contributiva: cos’è e come funziona
La pace contributiva invece è una misura di riscatto che permette anch’essa di coprire periodi di buchi contributivi della carriera lavorativa, purché non siano originati da omissioni.
In particolare la pace contributiva offre ai lavoratori la possibilità di aggiungere fino a cinque anni alla propria carriera contributiva riscattando periodi non coperti da contribuzione. La pace contributiva permette il riscatto in tutto o in parte, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, dei periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al 1° gennaio 2024. L’onere di riscatto può essere versato in un’unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi per la rateizzazione.
Condizioni indispensabile per aderire alla pace contributiva è che l’interessato non sia titolare di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995., né che sia già titolare di un trattamento pensionistico diretto, in qualsiasi gestione pensionistica obbligatoria. La domanda di adesione alla pace contributiva deve essere presentata online all’Inps attraverso il servizio dedicato. In alternativa può essere fatta tramite il contact center, enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i loro servizi telematici.