Fmi: Italia in recessione nel 2020, anche senza l’effetto coronavirus. Ora rischi più ampi
L’Italia in recessione quest’anno, anche senza effetto coronavirus. Il Fondo monetario internazionale (Fmi) prevede per il 2020 un Pil negativo per lo 0,6%, con un ritorno alla crescita nel 2021 pari a un +0,8%. Le stime, contenute nel rapporto “Article IV Consultation”, si basano però su informazioni fino al 28 gennaio, quindi circa un mese prima che il Covid-19 si abbattesse sul paese. Dunque non tengono ancora conto dell’effetto del virus. “La nostra analisi economica sull’Italia precede lo scoppio di Covid-19 – precisa l’Fmi in un tweet – L’epidemia ha notevolmente amplificato l’incertezza e i rischi al ribasso intorno alle prospettive. Stiamo monitorando attentamente la crisi e continuiamo a valutarne l’impatto e le relative risposte politiche”.
Anche il bilancio fiscale peggiorerà quest’anno a causa degli effetti e della risposta della pandemia. Il rapporto debito/Pil è indicato a 2,6% quest’anno, 2,4% il prossimo e 2,3 nel 2022, mentre per il disavanzo strutturale la dinamica prevista era di 1,5% quest’anno e 1,8% sia nel 2021 sia nel 2022.
Una volta superata la crisi sanitaria, l’Italia dovrà attuare un pacchetto completo di misure per stimolare la crescita e rafforzare la struttura. Ciò dovrà comprendere, indica l’Fmi nel suo rapporto, riforme strutturali per aumentare la produttività e gli investimenti, risanare il bilancio a medio termine per mettere il debito pubblico sulla strada del contenimento, oltre che misure per sostenere la salute del settore finanziario. Anche se, su questultimo aspetto, gli esperti del fondo hanno elogiato le autorità per i progressi compiuti nel rafforzamento dei bilanci delle banche.
L’Fmi applaude anche le misure attuate dall’Italia per constratere il contagio da coronavirus ed esprime la sua vicinanza ai cittadini. “Esprimiamo una profonda simpatia per il popolo italiano e le autorità per gli alti costi umani ed economici legati alla pandemia di coronavirus – ha scritto l’Fmi in un tweet a conclusione della sua missione nel paese – Accogliamo con favore la risposta risoluta, comprese le più recenti azioni decisive, e chiediamo azioni coordinate a livello regionale e internazionale”.