Investire sul mattone: ecco dove si punterà tra 25 anni a Milano, Bologna e Roma
Nei prossimi 25 anni chi vuole puntare sul mattone a Milano, Bologna e Roma dovrà investire in micro-living e co-living e completare l’offerta verso il mondo degli studenti, a Firenze verso il cosidetto ‘senior living’, a Torino in moderne abitazioni con servizi mentre a Palermo e Napoli in case per famiglie di nuova generazione.
Così emerge dal report “La casa per la città del futuro”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, secondo cui da qui a 25 anni dovranno essere realizzate circa 3,65 milioni di nuove abitazioni, concentrate nelle principali aree metropolitane della Penisola e quasi il 5% solo a Milano, il 3% a Roma e circa l’1% negli altri principali capoluoghi. E ogni città avrà la sua fetta di domanda ben specifica.
Da Milano a Roma fino a Torino: ogni città avrà la sua domanda di case
Famiglie con figli, studenti, anziani, professionisti. Città che vai, domanda che trovi. Secondo il Report di Scenari immobiliari, Milano, e Bologna e Roma saranno caratterizzate dalla forte pressione esercitata da parte della futura popolazione universitaria e dei giovani professionisti. Firenze, città turistica di livello mondiale, presenta livelli di domanda piuttosto eterogenei e sbilanciati verso il senior living e il cohousing per over 75, che contano oggi un livello di copertura ridotto, se non inesistente.
La città di Torino, importante polo universitario, vanta ad oggi un’elevata copertura in termini di posti letto disponibili per studenti fuori sede, mentre conta una porzione della popolazione, composta da famiglie prevalentemente monopersonali, che sposterà l’attenzione verso unità abitative moderne, con una buona disponibilità di servizi accessori.
Infine Palermo e Napoli potrebbero invece concentrarsi sull’offerta di residenze in vendita e in locazione di nuova generazione, puntando su elevati livelli di qualità edilizia e urbana e una variegata disponibilità di servizi alla residenza. Nei due capoluoghi del sud si rileva una bassa appetibilità per residenze da destinare agli over 75, trattandosi di località in cui culturalmente e tradizionalmente la popolazione preferisce occuparsi degli anziani in maniera diretta e personale.
Quale tipologia di casa occorrerà tra 25 anni
Nei prossimi 25 anni, saremo più soli e forse maggiormente disposti a vivere in soluzioni di coabitazione con i nuovi anziani, così come i nuovi giovani, che chiederanno una più ampia offerta di servizi dedicati, mentre le famiglie cambieranno la propria composizione e di conseguenza esprimeranno esigenze di spazio differenti. La domanda relativa a prodotti specializzati per crescerà necessità in maniera consistente, rappresentando una dimensione ben più ampia di quella attuale. Ad oggi, su un patrimonio residenziale di circa 35,6 milioni di unità immobiliari, meno dell’1% è rappresentato da residenze specializzate, ovvero prodotti abitativi con caratteristiche peculiari dal punto di vista funzionale e dell’offerta di servizi accessori, tra i quali residenze gestite, cohousing, social housing, coliving. Forte la domanda da parte di coloro che hanno interesse ad acquistare o locare un’unità in queste tipologie abitative e ne hanno le possibilità dal punto di vista economico, come studenti immatricolati fuori sede, giovani professionisti, nuovi anziani e famiglie di nuova composizione.