Isopensione 2024: come funziona e come richiederla
L’isopensione è stata estesa fino al 2026. A introdurre questa importante proroga è stato il Decreto Milleproroghe, il quale, ad ogni modo, ha lasciato invariati i requisiti per poter accedere a questo strumento, che permette di andare in pensione anticipatamente. L’isopensione è una misura che permette di andare in pensione anticipatamente ad alcune tipologie di lavoratori. La misura, però, non costituisce una vera e propria pensione anticipata, ma è un’indennità che permette ai lavoratori di lasciare il posto di lavoro. Uno degli esempi più noti di suo utilizzo è stato nel 2023, quando Tim ha previsto 2.000 uscite volontarie dal lavoro.
Ma cerchiamo di capire nel dettaglio in cosa consiste l’isopensione e chi ne può beneficiare.
Come funziona l’isopensione
Conosciuta anche come assegno di esodo, l’isopensione permette al lavoratore di andare in pensione con un anticipo di sette anni (in precedenza erano quattro). La misura – che è riservata alle imprese con più di quindici dipendenti – può essere richiesta nel momento in cui ci sia eccedenza di personale e, soprattutto, quando sia stato avviato un piano di ristrutturazione. L’azienda, inoltre, deve aver sottoscritto un apposito accordo con i sindacati, che deve essere depositato all’INPS.
L’obiettivo dell’isopensione, in breve, è quello di incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani, ai quali mancano al massimo sette anni per raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata: 67 anni di età per la prima o 41 anni e 10 mesi di contributi per la seconda.
Le imprese che dovessero optare per questo strumento si prendono l’onere di versare, per tutto il periodo dell’esodo, un assegno dello stesso importo di quello che verrà versato al lavoratore direttamente all’INPS per un totale di 13 mensilità. Spetterà, poi, all’istituto girare al lavoratore l’assegno di esodo. L’azienda, inoltre, dovrà provvedere a sottoscrivere una fideiussione bancaria.
All’interno dell’assegno che viene erogato non rientra in alcun modo la contribuzione figurativa, che dovrà essere versata, ad ogni modo, dall’azienda per il periodo compreso tra il raggiungimento dell’accordo e il momento in cui il dipendente andrà in pensione.
L’isopensione viene tassata in maniera ordinaria, ma non è reversibile. Questo significa, in altre parole, che in caso di morte del lavoratore al coniuge non spetta nulla fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione.
A quanto ammonta l’assegno di esodo
L’assegno di esodo che il lavoratore percepirà mensilmente risulterà essere di poco inferiore rispetto a quello previsto per la pensione che gli spetterà nel momento in cui si conclude la misura. Non sono previsti, per questo importo, gli adeguamenti ISTAT e su queste somme non è possibile effettuare le trattenute previste dalla legge, come ad esempio la cessione del quinto.
Chi può accedere all’isopensione
È bene sottolineare un particolare dell’isopensione. Non sono i lavoratori che vi possono accedere, ma l’impresa. Sono direttamente le aziende che hanno intenzione di utilizzare questo strumento che devono presentare la documentazione necessaria alla sede dell’INPS presso la quale stanno assolvendo i vari obblighi contributivi.
Nel momento in cui viene accettata la garanzia fideiussoria, sarà direttamente l’azienda a presentare alla sede territorialmente competente (per residenza del lavoratore) le domande individuali di prestazione. Spetterà, a questo punto, ai singoli lavoratori coinvolti accettare o meno di aderire a questo strumento. Nel caso in cui il lavoratore dovesse aver intenzione di aderirvi, la domanda dovrà essere sottoscritta dal dipendente e dall’amministratore delegato dell’azienda utilizzando il modulo presente sul sito Inps nella sezione:
modulistica – Assicurato pensionato – Domanda prestazione di esodo Legge n .92/12, art. 4 – Incentivo all’esodo ai sensi della Legge n. 92/12 art. 4, commi da 1 a 7-ter.
Pensione di vecchiaia: quando si effettua il passaggio
Quando scade l’accordo di isopensione i relativi pagamenti cessano immediatamente. Attenzione, però, il passaggio alla pensione di vecchiaia non avviene in maniera automatica. Spetterà al lavoratore presentare la domanda nei tempi utili per ottenerla.
Nel caso in cui il lavoratore dovesse maturare il diritto alla pensione di vecchiaia prima della scadenza dell’isopensione, ha la possibilità di effettuare il passaggio anticipatamente.