Ita Airways-Lufthansa: novità in arrivo. Fiducia dal ceo tedesco Spohr
Ita Airways-Lufthansa: cosa succede ora. Ottimismo dal tedesco Spohr
Quale sarà il futuro di Ita Airways, dopo l’accordo raggiunto tra Lufthansa ed il Ministero dell’Economia e delle Finanza? Il gruppo tedesco entrerà nel vettore italiano con una quota del 40%, destinata ad aumentare nel corso dei prossimi anni, fino a quando Lufthansa raggiungerà il controllo maggioritario di Ita Airways.
L’entrata del colosso tedesco all’interno della compagnia italiana quali cambiamenti porterà? Cosa dovranno aspettarsi i consumatori italiani? Ma soprattutto cosa dovremmo aspettarci da questa nuova sinergia?
Un primo punto fermo c’è già. A confermarlo è Carsten Spohr, ceo di Lufthansa, il quale ha spiegato che il Mef continuerà a rimanere a bordo e ha sottolineato che “la chiusura dell’operazione tra Lufthansa e il Mef per la cessione di una quota di minoranza di Ita è attesa per la fine di quest’anno. Per la gestione del piano Ita Airways la responsabilità operativa spetterà al board, nel quale Lufthansa, che nominerà l’amministratore delegato, potrà contare su un altro membro”.
Ita Airways, cosa è destinato a cambiare
Il Mef quindi continuerà a rimanere all’interno di Ita Airways, anche se la sua partecipazione è destinata a diminuire nel corso del tempo. Altro discorso è, invece, il fronte operativo. Spohr ha spiegato che per quanto riguarda il feeding di corto raggio, sarà possibile per i passeggeri partire da Zurigo o Francoforte, invece che da Parigi o Amsterdam. Andando a vedere, invece, gli scali italiani, secondo l’amministratore delegato di Lufthansa è possibile ipotizzare il potenziamento del lungo raggio su Roma. Milano, invece, presenta grandi prospettive soprattutto come destinazione per il business ed il tempo libero. Importante in questo senso è anche l’accordo sottoscritto con Ferrovie dello Stato, che permette di trasferire dei passeggeri direttamente sulla rete Tav.
Spohr ha sottolineato che Ita Airways “Ita non è Alitalia, ha nuove regole che la guidano nella giusta direzione: a suo tempo non abbiamo investito in Alitalia perché non pensavamo fosse interessante per i nostri azionisti, oggi invece siamo convinti che creerà valore per tutti”.
In Lufthansa sono fiduciosi che grazie ad una base di costi competitiva, il vettore italiano diventerà redditizio.
Questo cambiamento, secondo il ceo del gruppo tedesco, non avverrà nell’arco di una notte: sono necessari alcuni cambiamenti, che richiederanno un po’ più di tempo. Ma il tutto avverrà presto. Ita Airways potrebbe tornare in utile nel 2025.
Quella che si è appena conclusa, secondo Spohr, è una trattativa importante per il gruppo tedesco: “abbiamo fatto un passo importante per posizionare meglio il nostro gruppo a livello europeo e globale, una mossa che ci aiuterà a essere più internazionali e meno dipendenti dal nostro mercato nazionale. La nostra decisione è stata guidata da una valutazione del rischio che ci assumiamo con questo investimento: ma Ita oggi ha sufficiente liquidità e riceverà i fondi necessari per implementare i piani di sviluppo e sostenere il business. Noi comunque non consolideremo i risultati di Ita nel bilancio Lufthansa. Non siamo costretti a una piena acquisizione e prenderemo il controllo di Ita solo quando il business sarà diventato redditizio“.
I prezzi e la concorrenza
Alcune novità arriveranno anche per quanto riguarda il prezzo dei biglietti. In questa fase, Spohr ha sottolineato che il loro costo non è stato l’elemento chiave. Senza dubbio il loro valore è strategico, ma è necessario che ci sia un giusto equilibrio tra impegno economico e benefici possibili.
Destinato a crescere, sicuramente, sarà il numero degli aerei che saranno a disposizione. Secondo Spohr, “entro il 2027 la flotta di Ita salirà da 66 a 94 velivoli: sarà una flotta omogenea, complementare a quella del gruppo Lufthansa, sarà tutta composta da velivoli Airbus, il che ci permetterà di avere una efficienza in termini operativi. La flotta attuale è tutta in leasing, l’obiettivo è di aumentare gradualmente la quota di veicoli di proprietà”.
Al momento Ita Airways è la quarta compagnia per dimensioni presente sul mercato italiano. Ryanair ha una quota dominante, mentre in Europa la compagnia italiana ha la quota più bassa tra gli operatori nazionali. Questo è il motivo per il quale, secondo Spohr, l’acquisizione della quota di minoranza potrà essere chiusa senza particolari obiezioni da parte della Commissione europea.