Ita Airways e Lufthansa, tensioni Ue-Meloni. Cosa sta succedendo
Ci sono tutti i presupposti per uno stallo alla messicana. A bloccare, almeno momentaneamente, il matrimonio tra Lufthansa e Ita Airways si è messa la Commissione Ue, che alcuni giorni fa ha mandato la bellezza di cento domande ai due operatori. Arrivando a chiedere, addirittura, quali potessero essere i menù serviti a bordo: in altre parole quali sarebbero stati i pasti serviti ai passeggeri durante i voli.
Al momento non è chiaro perché all’Antitrust Ue possa interessare quali tipi di pietanze vengano fornite a bordo.
Francoforte e Roma hanno tempo fino al prossimo 30 settembre per rispondere ai cento quesiti posti e dovranno pensare anche ai menù da servire a bordo.
Nervi a fior di pelle
La richiesta di ottenere maggiori informazioni sui menu serviti a bordo ha fatto saltare i nervi ai management di Ita Airways e di Lufthansa.
Queste informazioni risultano essere letteralmente inutili per definire se, in qualche modo, possa esserci una violazione della concorrenza. E, soprattutto, sono ritenute pretestuose, tali da far perdere solo tempo.
Sicuramente uno dei punti più curiosi, secondo quanto riportano alcune fonti citate dal Corriere della Sera, riguarda la richiesta fatta agli italiani e ai tedeschi di suggerire i rimedi che possano servire a dare il via libera alle nozze.
E soprattutto di proporre alcune misure che possano servire ad incentivare la concorrenza nell’Unione europea.
Inutile negarlo, la richiesta di questi elementi è insolita, anche perché dovrebbe essere la stessa Antitrust ad imporre le condizioni.
Attualmente il commissario alla Concorrenza Ue è Margrethe Vestager, la quale, però, è in corsa per ottenere la presidenza della Banca europea degli Investimenti (Bei), alla cui poltrona è candidato anche il ministro Daniele Franco. Questo è il motivo per il quale il portafoglio della Concorrenza è stato affidato ad interim a Didier Reynders, commissario alla Giustizia. Poco importa, però, chi si ritrovi a gestire il dossier. Le procedure per ottenere il via libera da Bruxelles continuano a rimanere le stesse.
Lufthansa e Ita Airways: le procedure per ottenere il via libera
In questo momento Lufthansa e Ita Airways stanno affrontando la fase di pre notifica della procedura.
Lo scopo è quello di cercare di risolvere le criticità più importanti, prima che venga avviata la procedura ufficiale.
Il Tesoro, che possiede il 100% di Ita Airways, Lufthansa e i tecnici dell’Unione europea stanno portando avanti delle trattative per riuscire a consegnare un dossier conforme alle norme comunitarie.
Ricordiamo che l’Ue ha venticinque giorni lavorativi di tempo, dopo la notifica dell’accordo, per esprimersi.
Circa il 90% delle 300 fusioni o acquisizioni avvenute nel corso dell’anno, hanno ricevuto il via libera nel corso della fase 1. Nel caso in cui non dovesse arrivare il via libera, l’Antitrust Ue dà il via alla fase 2, che può arrivare a durare una novantina di giorni, con delle proroghe che possono oscillare dai quindici ai venti giorni per validare o rigettare un accordo.
Le polemiche tra Meloni e Gentiloni
L’accordo sul futuro di Ita Airway preoccupa il Governo e la premier Giorgia Meloni. Fino a quando non arriva il definitivo via libera dalla Commissione europea, l’affaire Alitalia non può dirsi definitivamente chiuso. La stessa Meloni ha parlato di un curioso stallo da parte dell’Unione europea.
La premier ha dichiarato che
Curioso che la Commissione che ci ha chiesto per anni di trovare una soluzione, quando la troviamo la blocca. Vorremmo una risposta. La questione è stata sottoposta da Gentiloni a Giorgetti.
Immediata è stata la replica di Paolo Gentiloni, che ha spiegato che non ha intenzione di partecipare a delle polemiche che potrebbero danneggiare l’Italia.