Italia, Istat: disoccupazione al 7,9% a gennaio. Focus anche su dati occupati
Nel corso del mese di gennaio 2023 crescono gli occupati e i disoccupati, mentre cala il numero degli inattivi. A comunicarlo è stato direttamente l’Istat.
A gennaio, l’occupazione è cresciuta dello 0,2% a 35.000 unità. Numeri in crescita per donne, dipendenti permanenti e per le persone con più di 35 anni.
Risultano essere in calo, invece, i dipendenti a termine, gli autonomi ed i giovani.
Il tasso di occupazione, complessivamente, sale al 60,8%, registrando un incremento di +0,1 punti.
Risulta essere in crescita anche il numero di persone che sono in cerca di lavoro su base mensile: +1,7%, pari a +33.000 unità tra donne e persone con meno di 50 anni.
Il tasso di disoccupazione totale è salito al 7,9% (+0,1 punti), mentre quello giovanile si è attestato al 22,9% (+0,7 punti).
Da segnalare, inoltre, che è calato il numero degli inattivi, con un’età compresa tra i 15 ed i 64 anni, per i quali è stato registrato un calo pari allo 0,7%, che corrispondono a -83.000 unità.
In questa percentuale sono compresi uomini, donne con più di 35 anni di età.
Scende al 33,9% – ossia di -0,2 punti percentuali – il tasso di inattività.
Cresce l’occupazione
Andando a confrontare i dati del trimestre novembre 2022-gennaio 2023 con quello precedente (ossia: agosto-ottobre 2022), si evince un incremento del numero degli occupati, che è pari ad un +0,5%, che corrisponde a 113.000 unità.
La crescita dell’occupazione, invece, che viene registrata su base trimestrale si associa anche ad una diminuzione delle persone che stanno cercando lavoro, che risultano essere in calo dell’1% pari a -20.000 unità, e degli inattivi, che scendono dello 0,9% pari a -120.000 unità.
A gennaio 2023, il numero degli occupati supera quello di gennaio 2022 del 2%, che è pari a +459.000 unità.
L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, il tasso di occupazione è in aumento di 1,4 punti percentuali.
Rispetto a gennaio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-6,7%, pari a -143.000 unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,7%, pari a -478.000).
L’Istat sottolinea che a “gennaio 2023 prosegue l’aumento del numero di occupati che arriva a superare 23milioni e 300mila. Rispetto a gennaio 2022, la crescita (+459mila unità) caratterizza i dipendenti permanenti e gli autonomi, mentre il numero di dipendenti a termine è inferiore di quasi 50mila unità. Rispetto a dicembre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti), quello di disoccupazione al 7,9 (+0,1 punti), mentre scende al 33,9% il tasso di inattività (-0,2 punti)”.
Le prospettive per i prossimi mesi
Sul fronte delle nuove occupazioni, arrivano alcune buone notizie per i prossimi mesi.
Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, ammontano a 386.000 le assunzioni previste dalle imprese per il mese di febbraio, a 1,2 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile, +68.000 rispetto a febbraio 2022 (+21,5%) e +175mila con riferimento all’intero trimestre (+17,1%).
La dinamica positiva della domanda di lavoro delle imprese in questi primi mesi dell’anno si conferma anche confrontando i livelli pre-Covid (febbraio 2019), rispetto ai quali si evidenzia una crescita del 15,6%, pari a +52mila assunzioni.
Cresce ancora il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che riguarda il 46,2% dei profili ricercati, un valore superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a un anno fa.
Attualmente risultano essere difficili da reperire 178mila profili professionali pari al 46,2% del totale assunzioni programmate a febbraio (+5,9 p.p. su febbraio 2022).