Italiani sempre più a casa. Le famiglie rinunciano alle vacanze
Agosto tempo di vacanze. Non tutti, però, sono disposti a fare le valigie e a partire.
Sono nove milioni gli italiani che, per l’estate 2023, hanno deciso di rimanere a casa.
Il motivo? Non possono permetterselo economicamente. Quali sono i motivi che spingono molte famiglie a rinunciare alle vacanze?
Secondo un’indagine effettuate da EMG Different per Facile.it almeno il 59,5% di quanti hanno deciso di non partire lo farà per ragioni economiche. Stiamo parlando di almeno 5 milioni di italiani.
Ad incidere sulla decisione di non partire sono gli aumenti generalizzati dei prezzi, che un po’ tutti hanno subito nel corso degli ultimi anni.
Questa percentuale sale addirittura al 69,4% tra quanti hanno un’età compresa tra i 45 ed i 54 anni.
Questo dato non sorprende: sono dodici mesi che gli italiani stanno lottando contro l’inflazione.
I rincari si fanno sentire un po’ su tutti i settori, dal prezzo degli alimentari ai mutui, passando dalla Rc Auto alle bollette di casa.
Gli aumenti hanno eroso in maniera pesante la capacità di risparmio delle famiglie, che spesso risulta indispensabile per riuscire a sostenere i costi delle vacanze.
Nella peggiore delle ipotesi, gli aumenti hanno portato ad intaccare i risparmi che sono stati accantonati nel corso del tempo. Comunque vada, è stata pregiudicata la possibilità di viaggiare.
Vacanze, la situazione delle famiglie
Sicuramente una cartina di tornasole della situazione economica delle famiglie è costituita dalla richiesta di prestiti personali.
Dall’analisi di Facile.it emerge che sono aumentate le domande di finanziamento.
Il motivo principale per il quale le famiglie si rivolgono ad una società di credito al consumo sono le esigenze di liquidità, che serve per far fronte alle spese correnti o agli imprevisti.
Nel corso del mese di giugno 2023, il 32% dei soggetti che ha chiesto un prestito personale lo ha fatto spinto da questa motivazione.
Mediamente si è puntato a richiedere 7.631 euro.
Per il credito al consumo, è importante ribadirlo, i tassi sono aumentati nel corso dell’ultimo anno.
Facile.it spiega che il tasso medio (il Tan) disponibile online per un finanziamento da 10.000 euro da restituire nell’arco di cinque anni risulta essere salito del 22%.
Quanti, invece, sono riusciti a mettere da parte un budget per partire per le meritate ferie, devono mettere in conto un secondo problema: il caro vacanze.
I costi legati ai viaggi risultano essere aumentati notevolmente: questo è il motivo per il quale almeno 3,2 milioni di italiani hanno deciso di rinunciare a partire.
In questa casistica rientrano principalmente i giovani, con un’età compresa tra i 18 ed i 24 anni. Il 53,8% dei soggetti in questo arco di età resterà a casa per questo motivo.
Gli aumenti dei prezzi
Soffermandosi, invece, sugli aumenti dei prezzi legati più strettamente alle vacanze ci ha pensato Consumerismo No Profit, che ha messo in evidenza come i prezzi dei biglietti dei treni non siano in linea con i periodi precedenti.
Tranne gli acquisti effettuati all’ultimo minuto non sono state registrate grandi oscillazioni.
I prezzi dei biglietti andata e ritorno nel corso della stessa giornata risultano essere l’offerta più vantaggiosa.
Anche l’acquisto dei carnet viaggi può portare risparmi evidenti, ma attenzione alle indicazioni d’uso.
Diverso, invece, è il costo dei voli nazionali ed esteri, i cui prezzi hanno subito incrementi enormi.
In alcuni casi hanno superato anche il 50%.
Gli acquisti effettuati in anticipo, utilizzando i siti di comparazione, si sono confermati la soluzione migliore. Non acquistare mai online durante l’orario di lavoro o nelle ore di punta – come le 20 – risulta essere una buona abitudine.
La ricerca deve essere effettuata nelle prime ore del mattino e nei giorni feriali.
Benzina
Anche quanti hanno deciso di raggiungere la destinazione delle vacanze in macchina, devono fare i conti con gli aumenti di carburante.
Facile.it ha messo in evidenza che i prezzi di benzina e gasolio sono cresciuti da giugno a fine luglio con incrementi che vanno dal 6% al 12% per il diesel e dal 5% all’11% per la benzina.
Considerando una percorrenza di circa 1.000 km e un’auto di fascia media, gli aumenti incidono per circa 5 euro, mentre nella modalità servito la spesa cresce di circa 13/14 euro.
Hotel
Consumerismo No Profit mette in evidenza che i prezzi di hotel, B&B e case vacanza hanno raggiunto il picco storico.
In B&B o in hotel, per una sola notte in due a Roma, la spesa si aggira intorno ai 150 euro, a Milano anche 180 euro. Località ritenute economiche come Palermo e Napoli hanno raggiunto anch’esse prezzi molto alti.
Stabilimenti balneari
Aumentano i costi anche per una sola giornata in una spiaggia attrezzata, che può far spendere tra i 30 ed i 50 euro per due persone: prevede solo due lettini ed un ombrellone.
Ristorazione
Consumerismo No Profit suggerisce di non sedersi a tavola prima di aver visto i prezzi.
Vini ed alcolici possono determinare il 50% dell’importo del conto.
Gelati
Il prezzo medio dei gelati ha registrato in Italia a maggio un incremento medio del +22% rispetto all’anno precedente.
A pesare sui listini di tale prodotto è l’aumento dei costi delle materie prime, dalle uova allo zucchero alla frutta, ma anche il caro-energia che determina aggravi dei costi di produzione.
A crescere sono sia i prezzi dei gelati in vaschetta venduti presso i supermercati, sia i prodotti confezionati che si possono trovare nei bar, ma anche coni e coppette delle gelaterie stanno subendo rincari sensibili, al punto che a Roma un cono piccolo da due gusti supera anche i 4 euro nelle zone più turistiche.