Italiani tra i più propensi a risparmiare in Europa, ma solo 1 su 3 ha le risorse per farlo
Gli italiani sono un popolo di risparmiatori e rispetto a quelle francesi, spagnole, austriache e tedesche, le famiglie italiane sono le più inclini al risparmio. Così un’indagine della banca digitale N26 ma se è vero che, quando risparmiano, gli italiani intervistati riescono a destinarvi una quota più rilevante del proprio budget mensile, è anche vero che oltre un italiano su tre dichiara di non disporre delle risorse necessarie per poter risparmiare.
I risultati dell’indagine di N26 arriva mentre si celebra in Italia la 100esima Giornata mondiale del Risparmio, e per cui una ricerca di Acri (Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio), realizzata in collaborazione con Ipsos, ha rivelato che quasi la metà delle famiglie italiane riesce a risparmiare nel 2024, pari al 46% contro il 48% del 2023, il 33% degli italiani avverte una capacità di risparmio inferiore rispetto alle generazioni precedenti, principalmente a causa delle attuali condizioni macroeconomiche.
Dove spendono i soldi le famiglie italiane
Indagando le scelte nella ripartizione mensile del proprio budget, dalla ricerca è emerso come l’84% degli intervistati in Italia destini la parte più significativa alle spese ordinarie (come affitto o mutuo, bollette e generi alimentari). Immediatamente dopo si pensa ai risparmi, categoria selezionata dal 63% dei rispondenti contro il 57% registrato dalla media europea dei paesi coinvolti nella ricerca. Dopo le spese ordinarie e i risparmi, la terza scelta nella ripartizione mensile del proprio budget degli italiani (61% dei rispondenti) sono le spese discrezionali, legate al divertimento, viaggi e allo svago in generale. Per i vicini austriaci e tedeschi invece, queste spese rappresentano la seconda scelta nella ripartizione del budget (per il 60% dei rispondenti in Austria e il 58% dei rispondenti in Germania).
Italiani poco fiduciosi nella gestione delle finanze personali
Tuttavia, nonostante l’elevata propensione al risparmio, il livello di fiducia nella gestione delle finanze personali rimane basso. Solo il 47% degli italiani si dichiara sicuro delle proprie capacità di gestire le finanze e il 33% afferma di avere obiettivi chiari. Questo colloca l’Italia al livello più basso tra i Paesi coinvolti in termini di fiducia e consapevolezza finanziaria. Di conseguenza, circa la metà degli intervistati sperimenta ansia e stress quando si trova a gestire le proprie finanze.
Anche se la metà degli italiani si considera finanziariamente indipendente, meno di un terzo è soddisfatto della propria situazione economica, una percentuale decisamente inferiore rispetto alla media europea (40%) e a quella degli altri Paesi, eccetto la Francia. Inoltre, solo 3 italiani su 10 dispongono di risparmi adeguati per affrontare le spese impreviste, evidenziano una preparazione economica inferiore rispetto alla media europea.
Infine lato investimenti, solo 1 italiano su 6 afferma di essere aggiornato su metodi per incrementare il proprio patrimonio, un dato inferiore alla media europea (21%). La pianificazione finanziaria attiva non è, infatti, un’abitudine diffusa tra gli italiani: solo 1 su 8 stabilisce obiettivi finanziari concreti, e solo il 9% ha un piano dettagliato per raggiungerli, rispetto a una media del 15% negli altri Paesi europei.