Lavoro che fai, inflazione che trovi: ecco i più colpiti
Nei primi 10 mesi di quest’anno l’inflazione misurata da Istat è del 10,2%, ma la realtà è che per molti risparmiatori l’inflazione può arrivare fino al 17,1% e costare fino a 335 euro in più al mese rispetto al 2021. Così quanto calcola Moneyfarm, società di gestione del risparmio con approccio digitale, che ha utilizzato l’indicatore di “inflazione percepita” per affrontare la questione più urgente, oggi, per le finanze personali delle famiglie italiane. Sono ben 52 le tipologie di consumatori analizzate, e tra queste sono i disoccupati ad avere l’inflazione percepita più elevata, al 17,1%.
Lavoro che fai, inflazione che trovi
Andando nel dettaglio, quando il capofamiglia è disoccupato l’inflazione agisce come una tassa occulta di 226 euro al mese su una spesa media mensile che alla fine del 2021 era di 1.319€ al mese. Una tassa che, in assenza di aiuti e di bonus, significa probabilmente dover tagliare ulteriormente i consumi per la famiglia.
Quando il capofamiglia è un lavoratore dipendente, invece, l’inflazione percepita è del 12,1% e la spesa mensile aggiuntiva ammonta a 285€.I disoccupati spendono il 54% dei loro risparmi in voci di spesa con un’inflazione superiore a quella media. Le famiglie con un lavoratore dipendente spendono, invece, in quelle stesse voci solo il 35%. Chi è disoccupato spende, in proporzione, molto di più in beni essenziali come energia e prodotti alimentari: le due voci con la più alta inflazione.
Chi, invece, può contare su entrate stabili come i lavoratori dipendenti, spende in modo più bilanciato, su più voci di consumo e risulta quindi meno colpito dall’inflazione.
Se si guarda ai nuclei familiari, sono i single ad avere la peggio con un’inflazione percepita del 15,7% e una spesa aggiuntiva mensile di 195€, ma per gli anziani soli la situazione purtroppo è ancora peggiore: 16,4% l’inflazione percepita e 175€ la spesa aggiuntiva mensile. All’estremo opposto si collocano le coppie con due figli, con un’inflazione percepita del 12% e una spesa aggiuntiva mensile di 298€.
Dove l’inflazione percepita è più alta perle famiglie? Nelle aree metropolitane, dove raggiunge il 15,1% e comporta una spesa aggiuntiva di 288€ al mese. Mentre le famiglie che vivono in piccoli comuni (sotto i 50.000 abitanti), hanno un’inflazione percepita del 12,8% ed una spesa aggiuntiva mensile di 226€.
A livello geografico, infine, sono Liguria (13,1%), seguita da Piemonte e Puglia le regioni italiane con la più alta inflazione percepita. In fondo alla classifica troviamo invece Umbria, Sicilia e Molise (11,2%).