L’Ue proroga di un anno il price cap sul gas
Prorogato fino al 31 dicembre 2024 il price cap, ossia il regolamento di emergenza sull’energia, che prevede un tetto massimo sul prezzo del gas.
La misura scatta nel momento in cui i prezzi del gas scambiato al Tff di Amsterdam superano i 180 euro per megawattora per tre giorni lavorativi.
Altro requisito perché il price cap scatti è che la differenza con il prezzo con il gas naturale liquefatto sui mercati globali superi i 35 euro.
A prendere questa decisione sono stati i ministri dell’Unione europea, che hanno prorogato di un altro anno – ossia fino al 31 dicembre 2024 – la misura.
Price cap: misura prorogata fino al 31 dicembre 2024
Il price cap sul tetto del gas è stato prorogato fino al prossimo 31 dicembre 2024.
La decisione è stata presa dai ministri dell’Unione europea, i quali, in estrema sintesi, hanno prorogato di un altro anno il regolamento di emergenza sull’energia, al cui interno rientra appunto il price cap sul tetto del gas.
Lo strumento scatta nel momento in cui il prezzo del gas scambiato al Ttf di Amsterdam – che costituisce l’indice di riferimento del gas per l’Europa – supera i 180 euro per megawattora per tre giorni lavorativi.
Ulteriore requisito perché lo strumento scatti ufficialmente è che la differenza con il gas naturale sui mercati globali abbia superato i 35 euro per megawattora.
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha confermato la decisione presa a livello europeo.
Come Mase e come governo abbiamo sostenuto il prolungamento del suo periodo di applicazione: nel corso del 2023 ha rappresentato, sui mercati del gas, uno strumento deterrente utile per scongiurare rischi speculativi, aumentando la resilienza e la stabilità dei sistemi energetici del Continente – spiega Gilberto Pichetto Fratin -. A nome del nostro Paese, che ne era stato il promotore abbiamo chiesto e ottenuto il rinnovo per un anno della clausola sul tetto al prezzo del gas: i prezzi odierni non sono quelli di un anno fa, ma le tensioni restano e dobbiamo tenere sempre attivi i nostri meccanismi di difesa.
Come funziona il meccanismo
Ma vediamo nel dettaglio il meccanismo, che da poco meno di un anno sta raffreddando i potenziali rialzi delle bollette.
Come abbiamo visto in precedenza, il price cap scatta nel momento in cui il prezzo del gas supera i 180 euro a megawattora al Tff mensile di Amsterdam. È previsto, inoltre, un ulteriore requisito: il differenziale con il prezzo medio globale del Gnl deve superare i 35 euro.
Se è vero, però, che i 180 costituiscono un soglia oltre la quale far scattare il meccanismo, il tetto in realtà risulta essere dinamico.
Il price cap scatta quando viene superato il parametro dei 35 euro oltre il prezzo medio del Gnl, questo significa che, prendendo in considerazione i 180 euro, deve essere così composto: 145+35.
Nel caso in cui il Gnl supera i 145, raggiungendo, ad esempio, quota 170, con il Ttf a 250 euro, il tetto salirà a 205 (ossia 1 170+35).
Nel caso in cui, invece, il Gnl scenderà sotto i 145, il tetto massimo continuerà a rimanere 180 euro.
Nel momento in cui il tetto viene attivato verrà applicato per un periodo di almeno 20 giorni. Quando la soglia dinamica scende sotto i 180 euro, viene disattivato in modo automatico.
L’estensione delle tre misure di emergenza è necessaria per affrontare una situazione ancora fragile nell’Ue dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – spiega Teresa Ribera, vice primo ministro spagnolo e ministro per la Transizione ecologica e la sfida demografica -. Questo ci permetterà di garantire la stabilizzazione dei mercati energetici, di alleviare gli effetti della crisi e di proteggere i cittadini dell’Ue da prezzi energetici eccessivamente elevati.