Mario Draghi, l’incarico Ue scatena reazioni contrastanti in Italia. I commenti di Meloni e Salvini
Nuovo incarico europeo per Mario Draghi.
L’ex presidente del Consiglio dell’Italia ed ex numero uno della Bce è stato reclutato dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen per delineare quella che potrebbe essere una strategia volta a rafforzare la competitività dell’industria europea e riuscire a tenere testa agli Stati Uniti e alla Cina.
Il compito di Mario Draghi sarà quello di accendere un faro sulle relazioni che intercorrono tra i vari paesi , analizzando in particolare quelle che condizionano in bene o in male la competitività tra i paesi o tra le varie aree a livello globale.
Draghi dovrà far confluire all’interno di un rapporto che gli è stato chiesto di predisporre dati, informazioni, numeri e considerazioni.
Il nuovo compito di Mario Draghi
Il nuovo compito per il quale è stato assoldato Mario Draghi, senza dubbio, ha immediatamente acceso la curiosità.
In molti, fino ad oggi, si erano chiesti quale potesse essere il futuro dell’ex premier.
Nessuno, infatti, era convinto che potesse limitarsi a fare il nonno d’Italia: una definizione che si era dato lo stesso Draghi.
L’incarico, all’ex numero della Bce, è stato affidato personalmente da Ursula von der Leyen ed è stato annunciato nel corso del discorso sullo stato dell’Unione europea che si è tenuto di fronte al Parlamento europeo, che per l’occasione era riunito in sessione plenaria.
La von der Leyen ha sostanzialmente parlato di tre sfide che devono essere affrontate: lavoro, inflazione e contesto imprenditoriale.
In un momento in cui viene chiesto all’industria di mettersi alla guida della transizione pulita, l’Europa deve essere lungimirante e, sempre secondo la von der Leyen, deve essere riuscire a definire quali siano le modalità migliori per poter salvaguardare la competitività.
Ed è proprio su questo punto che si andrà ad inserire il ruolo di Mario Draghi, il cui compito sarà quello di predisporre una relazione sul futuro della competitività europea.
Le reazioni in Italia
Immediate le reazioni in Italia alla notizia del nuovo incarico europeo ricevuto da Mario Draghi.
Secondo Giorgia Meloni questa è una buona notizia: l’ex numero uno della Bce è uno degli italiani più autorevoli che ci siano.
Secondo la premier, Draghi potrebbe avere un occhio di riguardo per il nostro paese.
Giorgia Meloni non si ferma e attacca nuovamente Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari, sottolineando che:
Io sono una persona abituata a dire quello che pensa, ho trovato facesse molte interviste nell’ultimo anno per redarguire e dire la sua sull’operato del governo, ecco, non so se accade nelle altre nazioni. I commissari non è che fanno il lavoro del loro governo. Ho visto un approccio più critico che collaborativo, ma non vuol dire che io voglia litigare o discutere con Paolo Gentiloni.
Più fredda e distaccata, invece, è stata la reazione di Matteo Salvini, che alla domanda diretta su cosa pensasse sulla nuova nomina di Mario Draghi, ha risposto di non pensare ed ha augurato buona fortuna.
Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ritiene, invece, che l’ex premier sia la persona giusta al posto giusto nell’Unione europea.
È una buona notizia – ha affermato Tajani -. Noi siamo stati al governo con lui ed è stato un eccellente presidente della Bce, è uno degli italiani più autorevoli nel mondo, una risorsa della Repubblica, ed è un bene che sia stato scelto per lavorare sulla competitività, settore per noi molto importante. È l’uomo giusto al posto giusto.
Carlo Calenda, invece, si spinge più avanti e immagina un futuro come capo del Consiglio europeo.
Per il momento, comunque, Draghi sarebbe pronto a collaborare con l’Europa, ma non sembrerebbe interessato a ricoprire incarichi istituzionali.