Mercato del lusso frena nel 2024, crescita (moderata) nel 2025: i dati di Altagamma
Il mercato globale del lusso dovrebbe sfiorare i 1.500 miliardi di euro nel 2024, mantenendosi stabile rispetto al 2023, con un tasso di crescita previsto tra -1% e 1% su base annua a tassi costanti. Lo afferma l’Osservatorio Altagamma 2024, che esamina lo stato dell’arte del comparto. L’incertezza macroeconomica e il continuo aumento dei prezzi dei marchi stanno portando i consumatori di beni di lusso a ridurre gli acquisti, in particolare tra la Generazione Z, la cui attrazione per i marchi di lusso continua a diminuire.
Ma nel 2025 lo scenario dovrebbero cambiare; secondo l’Altagamma Consensus, i ricavi dei “personal luxury goods” nel 2025 registreranno una crescita del 3%, accompagnata da un analogo aumento dell’Ebitda.
Stabile il fatturato del 2024, ma persi tantissimi consumatori giovani
L’Osservatorio Altagamma 2024 ha presentato i dati del mercato globale del lusso, con due studi: l’Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2024, che analizza lo stato dell’arte del comparto, e l’Altagamma Consensus 2025, che analizza le stime del 2025.
Per quanto riguarda il primo, nel 2024 il mercato dei beni di lusso personali dovrebbe generare un fatturato stimato intorno ai 363 miliardi di euro, in leggero calo rispetto ai 369 miliardi del 2023. Nonostante il contesto geopolitico ed economico complesso, segnato da due conflitti, inflazione crescente, aumento dei prezzi e una riduzione del potere d’acquisto e della fiducia dei consumatori, alcune categorie di prodotto come beauty, gioielli e occhiali continuano a mostrare segnali di crescita. I consumatori del lusso presentano una forte polarizzazione fra l’1% degli HNWI (High Net Worth Individuals) e le altre fasce di consumatori, che perdono invece potere d’acquisto a livello globale. Si confermano l’attenzione per le esperienze e il maggiore peso dei consumatori più maturi rispetto alla Gen Z.
Mentre gran parte dei negozi di lusso è penalizzata dal calo del traffico di visitatori, il canale degli outlet sta ottenendo risultati superiori, trainato dalla crescente domanda di acquisti a valore da parte dei consumatori. Gli outlet stanno emergendo come il principale punto d’accesso al mercato del lusso, mentre i consumatori si allontanano dai punti vendita a prezzo pieno. Parallelamente, il canale online, pur normalizzandosi dopo le fluttuazioni post-pandemia, rimane cruciale per quei marchi capaci di offrire esperienze immersive e personalizzate, rafforzando così il coinvolgimento anche negli store fisici.
Per il 2025 prevista una crescita
E per il 2025? Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma, ha sottolineato che, nella seconda metà dell’anno, si potrebbe assistere a una ripresa dei viaggi e un aumento dei consumi da parte dei cittadini cinesi. Tuttavia, ha evidenziato che nella Repubblica Popolare rimangono criticità da monitorare: “Non sono più i best performer del comparto e la contrazione è stata significativa – spiega Lazzaroni – La fiducia è fortemente intaccata dalla crisi del real estate e dai tassi di disoccupazione giovanile. Il nuovo Luxury Shame, fenomeno socio-culturale, potrebbe protrarsi”.
L’Europa dovrebbe registrare una crescita del 2%, trainata soprattutto dai flussi turistici, in particolare dagli arrivi americani, che compensano una domanda interna debole. Il mercato nordamericano si conferma strategico per il lusso, con una previsione di crescita del 3,5%, sebbene resti l’incognita di possibili dazi statunitensi sui prodotti europei dopo la rielezione di Donald Trump. In America Latina, si prevede un’espansione del 4%. Dopo il forte slancio del 2024, il Giappone dovrebbe stabilizzarsi con una crescita del 2%, influenzato da un indebolimento dello yen che potrebbe ridurre gli afflussi turistici.
Per quanto riguarda le diverse categorie di prodotto, si prevede una crescita moderata per la pelletteria (+2%) e le calzature (+1%), mentre l’abbigliamento dovrebbe registrare un incremento del +3%. La cosmesi si distingue con un’espansione stimata al 6%, trainata in particolare dalla Corea, che si conferma un mercato chiave, soprattutto tra i giovani consumatori. I gioielli continuano a crescere del +4,5%, confermandosi come beni rifugio e d’investimento, mentre gli acquisti di orologi dovrebbero aumentare dell’1%.
A livello distributivo, il retail fisico resta il canale preferenziale per il lusso, con una crescita prevista del +5%, sostenuta anche dall’integrazione digitale che, accelerata dopo il Covid, dovrebbe crescere del +3%. Al contrario, il canale wholesale, sia fisico che digitale, continuerà a mostrare segni di debolezza, con una crescita attesa tra lo 0% e il -1%, secondo le previsioni di Lazzaroni.