Milano è la città più smart d’Italia. A seguire Bolzano e Trento
Più sostenibili, inclusive ed efficienti: queste le caratteristiche principali delle smart city secondo la percezione degli italiani e tra tutte, Milano è in testa alla classifica delle città più smart d’Italia, seguita da Bolzano e Trento mentre il Sud e le Isole non rientrano nella top 10.
Questa la fotografia che emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Smart City: alla ricerca di una strategia vincente”.
Le città intelligenti secondo gli italiani
Il tema della Smart City si fa sempre più strada tra il grande pubblico. Secondo l’indagine svolta in collaborazione con BVA Doxa, il 69% degli intervistati, infatti, conosce il concetto, ma spesso ancora in modo superficiale. Le città smart sono percepite dai loro abitanti come più sostenibili (50% rispetto al 36% di chi abita in città non considerate Smart), inclusive (50% contro 32%), innovative (49% contro 25%) ed efficienti (49% contro 34%).
La percezione dei cittadini sembra poi essere disallineata rispetto alla realtà: se i comuni italiani nell’ultimo triennio si sono occupati prevalentemente di sicurezza, engagement e illuminazione, agli occhi dei cittadini le principali iniziative realizzate sono altre e riguardano, ad esempio, la gestione digitale degli adempimenti e dei pagamenti (48%), il potenziamento della connettività (38%) e la raccolta dei rifiuti (38%).
Nonostante questi disallineamenti, le città Smart – dice la ricerca – sono comunque percepite dai loro abitanti come più sostenibili, inclusive, innovative ed efficienti rispetto a quelle che presentano un grado minore di “smartness”. Queste osservazioni mettono in luce la stima che i cittadini nutrono per i comuni attivi nel promuovere progetti che garantiscano benefici tangibili ai loro residenti. Infine, i cittadini pongono particolare enfasi sulla sicurezza urbana (60%) come priorità che essi darebbero ai comuni per i prossimi anni. Chiedono poi di investire nella sostenibilità, in energie rinnovabili e incentivi economici. Molti di loro, d’altronde, conoscono le CER e 6 italiani su 10 si dichiarano pronti a parteciparvi, aspettandosi vantaggi sia in termini di riduzione dell’impatto ambientale sia nel risparmio economico sulle bollette energetiche.
Smart City: luci e ombre secondo l’osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano
La ricerca rivela come il 2023 sia stato l’anno che ha segnato un risultato storico per il mondo delle città intelligenti. Per la prima volta, infatti, il mercato italiano ha raggiunto un miliardo di euro, +11% rispetto al 2022.
Nel 2023 aumentano i comuni che hanno avviato progetti legati alla Smart City (12% contro il 10% del 2022). Tuttavia permangono però ostacoli significativi allo sviluppo di queste tecnologie. Tra questi si segnala la carenza di personale (52%), la mancanza di risorse economiche (48%) e di competenze interne ai comuni (47%).
Una delle principali problematicità legate alle Smart City è che mancano figure tecniche con le competenze necessarie. Solo il 23% dei comuni italiani le possiede all’interno del proprio organico, il 21% si affida a esperti esterni, mentre il 56% non ha alcun tipo di competenza né interna né esterna (69% nei comuni di piccola dimensione). Le principali lacune riguardano l’uso di tecnologie innovative (67%), come IoT, AI e Digital Twin, oltre al possesso di concrete capacità di gestione di progetti (47%).