Mutui e affitti alle stelle: ma cosa è meglio scegliere?
È meglio acquistare un immobile con un mutuo o andare in affitto? Questa è una domanda che si pongono molte famiglie, che al momento non sono proprietarie di una casa.
Il dubbio è quanto mai legittimo, anche alla luce dei tassi, che stanno facendo diventare sempre più costoso il mutuo.
Quello della casa è diventato un vero e proprio problema, per quanti non la possiedono ancora.
L’aumento dei tassi ha contraddistinto la seconda metà del 2022 e sicuramente andrà a pesare sulle tasche delle famiglie per buona parte del 2023.
Il prezzo dei mutui continua a salire: una situazione che scoraggia chi avrebbe intenzione di procede con l’acquisto. Il problema, però, è che anche i prezzi degli affitti sono letteralmente schizzati alle stelle.
I prezzi delle compravendite, a fronte di una domanda di acquisto che inizia a scendere, si stanno stabilizzando.
Al momento, però, non hanno ancora iniziato a calare.
L’acquisto di un immobile diventa un vero e proprio problema: a gennaio i tassi sono saliti al 3,53% dal precedente 3.01%. È un mezzo punto percentuale di crescita, registrato nel corso di un solo mese.
Mutuo, quando acquistare diventa un problema
Acquistare casa, in un certo senso, ha costituito sempre un problema per le famiglie.
Fino a qualche anno fa, a pesare sulle tasche delle famiglie e degli acquirenti era il continuo aumento dei prezzi nel mercato immobiliare.
Nel momento in cui si aveva intenzione di acquistare un immobile, i costi continuavano a crescere.
Dalla parte dei consumatori, comunque, c’era il costo del denaro irrisorio: chiedere un mutuo poteva risultare più conveniente che utilizzare i propri risparmi, visto che i tassi erano molto bassi.
Situazione diametralmente opposta quella nella quale ci troviamo oggi.
I tassi sono saliti e dovrebbero continuare a farlo nel corso dei prossimi mesi.
La richiesta di un mutuo a tasso variabile, oggi come oggi, sarebbe un rischio troppo azzardato: la rata, che i diretti interessati dovrebbero andare a pagare, potrebbe diventare incostante e, nel corso dei prossimi mesi, in salita.
Aumenta anche l’affitto
Ad aumentare non sono solo i mutui, ma anche l’affitto.
I contratti di locazione già sottoscritti ha registrato, laddove l’accordo lo prevedeva, l’adeguamento all’indice Istat.
L’aumento del canone è avvenuto nella misura dell’11,3%. In linea generale, comunque, i proprietari degli immobili stanno aumentando i prezzi richiesti per i nuovi canoni di locazione, in modo da adeguarli alla maggiore domanda e alla minore offerta.
Ma fondamentalmente è preferibile sottoscrivere un mutuo per acquistare casa o andare in affitto?
Nel caso in cui i diretti interessati abbiano la disponibilità economica per coprire almeno il 20% del costo di un immobile, la scelta più conveniente, per il momento, è il mutuo.
Un finanziamento ipotecario, della durata di 30 anni, comporta una rata mensile più bassa rispetto a quanto si spenderebbe per un canone di locazione.
Una situazione che si può riscontrare nella maggior parte delle grandi città.
I risparmi, che si potrebbero ottenere con il mutuo, non si limitano alla rata mensile: è necessario tenere conto anche delle potenziali detrazioni.
Per l’affitto è possibile accedere ad una detrazione una tantum, che spetta solo e soltanto quando si verificano determinate circostanze. Ed è, inoltre, riservata esclusivamente a quanti rientrino in determinati redditi.
Il mutuo, invece, permette di ottenere delle detrazioni più vantaggiose.
Quanti hanno intenzione di accedere ad un finanziamento per la prima abitazione, possono godere per tutta la durata del mutuo delle detrazioni sugli interessi passivi ai fini Irpef. Questo a prescindere dal reddito.
Stiamo parlando, tirando le somme, di un’agevolazione pari al 19% su una spesa massima di 4.000 euro ogni anno, che si traduce in uno sconto massimo di 760 euro sull’Irpef.