Finanza Mutuo, dalla scelta del tasso alla rata: come affrontare le “paure” più diffuse degli italiani

Mutuo, dalla scelta del tasso alla rata: come affrontare le “paure” più diffuse degli italiani

8 Novembre 2024 11:26

Tasso fisso o variabile? E se la banca non accetta la mia richiesta? E se la rata è troppo alta e non riesco a pagarla? Mi indebiterò a vita? Sono questi alcuni dei punti interrogativi, o meglio delle paure che si pongono gli italiani quando si trovano a pensare al mutuo per comprare casa e che il più delle volte spingono a rinunciare a compiere il grande passo.

A tal proposito Facile.it ha redatto una breve guida con 5 consigli da seguire per superare le paure più diffuse ed evitare gli errori più comuni.

Mutuo per comprare casa: le cinque paure più grandi degli italiani

Il primo grande timore degli italiani è quello di non vedersi accettata la propria richiesta dalla banca. Da questo punto di vista, il consiglio degli esperti di Facile.it è di non autolimitarsi e, anche in caso di un “no”, di non fermarsi alla prima banca. Ciascun istituto di credito applica politiche diverse in materia di concessione del finanziamento; pertanto, anche qualora la prima banca dovesse rifiutare la nostra richiesta, non è detto che anche le altre facciano lo stesso.

La scelta del tasso (fisso, variabile, misto, con cap, ecc.) può sembrare complessa e, pertanto, spaventare molti consumatori. Sicuramente non esiste una soluzione giusta e una sbagliata, la scelta va presa in funzione delle caratteristiche di ciascuno. Sebbene al momento attuale i tassi fissi siano nettamente più vantaggiosi rispetto a quelli variabili, non è detto che in futuro le cose non possano cambiare.

Oltre al tasso, anche la durata del mutuo è un aspetto a cui fare molta attenzione perché determina sia il peso della rata mensile, sia gli interessi complessivi che graveranno sul finanziamento. Anche in questo caso, non esiste una scelta giusta o sbagliata in assoluto; il consiglio, ancora una volta, è di identificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, tenendo in considerazione che all’aumentare della durata del mutuo, gli interessi complessivi cresceranno e le rate mensili caleranno, viceversa, più sarà corto il finanziamento, meno interessi pagheremo, ma l’esborso mensile sarà più alto.

Sulla paura che la rata aumenti nel corso del piano di ammortamento, tale opzione riguarda solo coloro che scelgono un mutuo a tasso variabile; se non si vuole correre questo pericolo, bisogna optare per un mutuo a tasso fisso.  Chi invece, dopo aver scelto il variabile, si dovesse trovare di fronte ad un aumento importante del peso della rata, ha alcune opzioni da valutare. La prima è di allungare il piano di finanziamento; così facendo ridurrebbe l’importo mensile delle rate, seppur a fronte di un aumento degli interessi totali corrisposti all’istituto di credito. La seconda, ancora una volta, è di provare a cambiare banca cercando soluzioni più convenienti attraverso la surroga.

In un caso o nell’altro, è fondamentale muoversi per tempo, prima che la rata diventi insostenibile; le banche non sono obbligate a concederci una rinegoziazione o la surroga, pertanto, bisogna assolutamente evitare di arrivare a bussare alle porte dell’istituto di credito quando si è già con l’acqua alla gola.

Infine, se dovesse succedere che nel corso del piano di ammortamento di un mutuo, che in media dura tra i 20 e i 25 anni, si presenti un evento inaspettato, anche lavorativo, c’è da ricordare che diverse banche offrono insieme al mutuo molti servizi accessori come, ad esempio, a fronte di una difficoltà economica del mutuatario la possibilità di sospendere per un periodo di tempo determinato il rimborso delle rate. Oppure, si può valutare la sottoscrizione di una polizza: sul mercato esistono diverse coperture assicurative che, per l’appunto, tutelano il mutuatario in caso di perdita di lavoro, infortunio o decesso.