Mutuo: ecco quando conviene estinguerlo anticipatamente
Conviene estinguere il mutuo anticipatamente? È una domanda che si pongono molti consumatori, alle prese con i tassi variabili in continuo aumento.
Sì, certo: per fare un’operazione del genere è necessario aver risparmiato un po’ di denaro e avere la liquidità necessaria per estinguere il mutuo.
La domanda, che molte famiglie si stanno ponendo, è se sia un’operazione che convenga realmente fare.
Una eredità o un colpo di fortuna improvviso possono dare la possibilità di estinguere il mutuo:
ma conviene realmente o è meglio investire diversamente la cifra risparmiata nel tempo o ricevuta in eredità?
Proviamo a scoprire cosa sia meglio fare e quali siano le strade migliori da percorrere.
Mutuo con ammortamento alla francese
L’oscillazione dei tassi, soprattutto quelli relativi ai mutui con tasso variabile, stanno rendendo la vita difficile a molte famiglie.
La rata mensile è aumentata e diventa, a volte, realmente insostenibile.
Aver risparmiato un gruzzoletto – o perché no, averlo ricevuto in eredità – apre una domanda: conviene estinguere anticipatamente il mutuo?
E soprattutto conviene togliersi in anticipo dagli alti e bassi imposti dalla Bce?
Proviamo a rispondere a questa domanda. La maggior parte dei mutui in Italia hanno un piano di ammortamento alla francese.
Volendo semplificare al massimo, questo tipo di mutuo è costituito da una rata mensile costante – a meno che non si abbia sottoscritto un mutuo a tasso variabile: ma a questo punto le eventuali oscillazioni delle rate sono determinate dalle decisioni della Bce -.
La rata è composta da una quota capitale crescente nel corso del tempo ed una quota interessi che decresce nel corso del tempo.
Sostanzialmente il mutuo funziona così: se all’inizio, su un importo pari a 100 euro, si pagano 70 euro di interessi e 30 di capitale, man mano che si va avanti le percentuali delle due voci si bilanciano, fino a quando – alla fine della vita del prodotto – si pagherà principalmente la quota capitale, mentre quella interesse scenderà completamente.
Questo significa che, nel momento in cui si vuole estinguere il mutuo, la convenienza è dettata dalla quota interessi che si deve ancora pagare.
Se si è nel corso dei primi anni sarà ancora alta, verso la fine si abbasserà drasticamente.
Nel caso in cui gli interessi siano stati restituiti quasi del tutto, l’operazione potrebbe non essere conveniente.
Cosa conviene fare con i mutui a tasso variabile
Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile, deve tenere conto che da inizio dell’estate 2022 i tassi sono saliti notevolmente.
Molto probabilmente questa tendenza è destinata a continuare anche nel corso dei prossimi mesi, dato che prima della prossima estate sono attesi degli altri aumenti da parte della Bce.
Fatte queste doverose premesse, riproponiamo la domanda. Conviene estinguere il mutuo? O anche solo estinguerlo parzialmente?
In questo caso è necessario dare uno sguardo alla documentazione che la banca invia periodicamente e con la quale ci indica a quanto ammonta la somma da rimborsare.
Ma soprattutto a quanto ammonta la quota degli interessi. A questo punto è bene confrontare quanto si deve ancora restituire con i risparmi che si è riusciti a mettere da parte.
Oggi un Btp offre poco meno del 4% netto, mentre un conto deposito ha rendimenti al di sotto del 2%.
La somma che abbiamo da parte ci renderebbe di più investendola per la stessa durata del mutuo?
O avremmo un risparmio maggiore andando ad estinguere il finanziamento e risparmiando sugli interessi? Facendo questo semplice calcolo, potremmo capire quale sia la soluzione migliore per noi.