Finanza Mutuo sempre più caro: come cambiano le rate con nuova mossa Bce

Mutuo sempre più caro: come cambiano le rate con nuova mossa Bce

28 Ottobre 2022 17:54

Il mutuo diventa più caro, dopo la decisione della Banca Centrale Europea di alzare i tassi d’interesse di 0,75 punti. Adesso il tasso principale è salito al 2%, mentre il tasso sui depositi è fissato all’1,5% ed il tasso sui prestiti marginali è al 2,25%. 

Nel tentativo di capire quanto i mutui possano diventare più cari, Facile.it ha effettuato alcune simulazioni su un finanziamento variabile medio: ogni mese la rata aumenta di quasi 50 euro. Se a questo ulteriore aumento, si aggiungono anche quelli precedenti, da inizio anno le rate dei mutui degli italiani sono aumentate di quasi 150 euro.

Un consumatore medio, che abbia sottoscritto un finanziamento variabile da 126.000 euro nel corso del mese di gennaio 2022, oggi come oggi dovrebbe pagare una rata dell’importo di 604 euro: il 32% in più rispetto all’importo del primo pagamento. Sono aumenti significativi e particolarmente pesanti sulle tasche di numerose famiglie, che sono costrette ad affrontare il caro energia. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, nel nostro paese sono 2,4 milioni gli italiani che hanno un mutuo a tasso variabile e che, nel corso dei primi nove mesi del 2022, si sono ritrovati in difficoltà a rimborsare il finanziamento. Almeno 218.000 titolari di un mutuo sono stati costretti a saltare una o più rate.

Chi ha un mutuo a tasso variabile e teme di trovarsi in difficoltà deve muoversi in anticipo evitando di arrivare al punto in cui non riesce più a rimborsare le rate – spiega Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it -. Il consiglio è di stabilire il livello massimo oltre il quale la rata potrebbe diventare insostenibile e rivolgersi al proprio istituto di credito o ad un consulente per individuare una soluzione. Surrogare il finanziamento verso un tasso fisso o un variabile con cap, così da proteggersi da ulteriori aumenti, oppure allungare la durata del finanziamento, alleggerendo la rata mensile, potrebbero essere soluzioni concrete per ridurre la pressione sul budget familiare e non trovarsi in difficoltà in futuro.

Mutuo: quanto costerà di più

Nel tentativo di comprendere quanto possa aumentare la rata di un mutuo variabile, Facile.it ha preso in considerazione un finanziamento medio: 126.000 euro, sottoscritto a gennaio 2022 e da rimborsare in 25 anni. L’analisi ha preso in considerazione anche di quanto è aumentata la rata nel corso di questi mesi. A gennaio il Tan di partenza è pari allo 0,67% e corrisponde ad una rata mensile pari a 456 euro. Nella prima parte dell’anno le rate sono cresciute di poco: 13 euro nell’arco dei sei mesi compresi tra gennaio e giugno 2022. Dopo gli aumenti della Bce di luglio (+0,50%) e di settembre (+0,75) ad ottobre la rata è arrivata a 556 euro. È cresciuta di 100 euro rispetto a quella iniziale.

L’aumento del costo del denaro deciso in questi giorni dalla BCE fa aumentare nuovamente la rata del mutuo, che adesso passa a 604 euro: un ulteriore aumento di quasi 50 euro in più al mese. Questo significa che la rata del mutuo è aumentata di 150 euro rispetto a quella di partenza.

Se si guarda però ai Futures sugli Euribor, che rappresentano l’aspettativa che gli operatori hanno sull’andamento dell’indice nei prossimi anni, emerge un possibile aumento ancor più consistente. Secondo queste previsioni, entro fine anno l’indice Euribor (a 3 mesi) arriverà al 2,24%; se così fosse, la rata del mutuo simulato salirebbe addirittura a 630 euro, vale a dire 174 euro in più rispetto a inizio anno. Cresto spiega che per comprendere quale possa essere l’aumento effettivo delle rate, è necessario attendere di vedere come si muoverà l’Euribor, perché se è vero che l’indice cambia sulle base delle aspettative dei tassi BCE, non è detto che lo faccia in misura uguale ai tassi della banca centrale. Fermo restando che l’impatto sarà diverso per ciascun mutuatario in base all’importo residuo del finanziamento e al numero di rate ancora da pagare; più si è vicini alla fine del piano di ammortamento, minore sarà l’effetto sulle rate.