Addio Quota 100, per il 2022 la proposta del presidente Inps di dividere le pensioni in due quote
Dividere la pensione in due quote, una contributiva che si può anticipare e una parte retributiva che si otterrebbe solo a 67 anni. Così il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico lancia la sua proposta di riforma previdenziale mentre si sa per certo che Quota 100 andrà in soffitta alla fine dell’anno.
Quota 100 verso l’addio a fine 2021
In merito a Quota 100, l’anticipo pensionistico a 62 anni di età e 38 di anzianità contributiva, voluta dal precedente governo gialloverde, Tridico sottolinea che sono state accettate fino all’inizio di marzo 2021 286.226 domande e su 19 miliardi previsti per Quota 100 ne sono stati spesi 10 sostiene Tridico. Oltre 86mila delle persone che sono uscite con almeno 62 anni di età e 38 di contributi sono lavoratori del settore pubblico continua Tridico.
La sperimentazione di quota 100 finirà a dicembre 2021 ma si sta pensando a come intervenire successivamente. L’ultima proposta in ordine temporale arriva proprio da Tridico secondo cui sarebbe possibile la divisione della pensione in due quote. L’anticipo pensionistico per la parte contributiva si potrebbe dare a 62-63 anni mentre il resto (la quota retributiva) la si otterrebbe a 67 anni.
Le proposte del presidente INPS
Tridico poi continua prevedendo anche un taglio di un anno di contributi per ogni figlio e un anno in meno ogni 10 anni di lavori usuranti/gravosi. Per Tridico dovrebbe essere consentita un’uscita con requisiti meno stringenti utilizzando il “ricalcolo contributivo per garantire l’equilibrio attuariale” ma ci dovrebbero essere requisiti più bassi per chi fa lavori usuranti. Inoltre bisognerebbe tenere conto dell’aspettativa di vita diversa per i diversi lavori e bisognerebbe “abbassare a 2,5 il coefficiente (oggi a 2,8 ) rispetto alla pensione minima con 64 anni di età”.