Affitti: un mercato a più velocità. Milano corre con prezzi record, i piccoli comuni soffrono
Il mercato degli affitti in Italia viaggia a diverse velocità. Da una parte Milano, dove i prezzi continuano a salire a ritmi velocissimi, dall’altra piccoli centri e provincia, dove invece il settore è ancora in sofferenza. In mezzo ci sono le grandi città che mostrano segnali di ripresa. E’ ciò che emerge dall’osservatorio annuale sulle locazioni realizzata da Immobiliare.it e Mioaffitto.it.
A Milano i costi degli affitti volano
Milano si distingue come un caso più unico che raro. Qui i prezzi sono saliti nel giro di un anno del 9% a fronte di una domanda aumentata del 7%. I numerosi aspiranti locatari del capoluogo meneghino devono fare i conti con un’offerta in calo, che non riesce a star dietro alla domanda, e che in un anno ha perso il 5%. E così il mercato degli affitti è su livelli record: per un monolocale di 40 metri quadri si spendono in media 750 euro al mese (18,72 euro al metro quadro).
In salute le altre grandi città
Viaggiano con andamenti positivi, ma non ai ritmi milanesi, le altre grandi città (Roma, Firenze, Venezia, Bologna, Napoli, Genova, Torino, Bari e Palermo), dove in un anno i prezzi sono aumentati del 3%, in risposta a una domanda cresciuta del 2%. In questo caso anche l’offerta risulta in salita: +3% da marzo 2018. Affittare un monolocale in una delle grandi città italiane costa in media poco più di 520 euro al mese (13,1 euro/mq), con picchi sopra i 600 euro a Firenze.
In sofferenza le province più piccole
I numeri dello studio evidenziano un andamento ancora in sofferenza nei capoluoghi di regione più piccoli (L’Aquila, Potenza, Catanzaro, Trieste, Ancona, Campobasso, Cagliari, Trento, Perugia, Aosta), in cui gli indici restano in campo negativo. L’offerta di immobili in locazione appare stabile (1% in un anno), ma la domanda in calo del 2% porta i costi a perdere ulteriormente terreno, con un calo annuale pari al 4%. Per un monolocale in questi centri si spendono in media 270 euro al mese (6,68 euro/mq).
Affitti in calo del 6% nei comuni più piccoli
Tutto il resto del Paese, quindi l’Italia dei piccoli comuni e della provincia, nel complesso mostra ancora un mercato che non riparte, soprattutto a causa dell’assenza di domanda. La mancanza di opportunità di lavoro e lo spopolamento hanno portato questo indicatore a scendere del 4% nel giro di un anno, con un conseguente calo dei prezzi del 6% rispetto al 2018, attestandosi su una media di 5,96 euro al metro quadro. In negativo anche l’offerta che perde il 3%.
Vivere in affitto è sempre più una scelta di vita
“Il caso di Milano – sottolinea Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – rispecchia sempre più fedelmente la mentalità europea, in cui l’affitto viene vissuto come una scelta di vita consapevole e non come alternativa economica all’acquisto”. Questo pensiero si fa strada anche negli altri grandi capoluoghi, complici economie che lentamente mostrano segni di ripresa. Questa consapevolezza si traduce non solo in un aumento della domanda ma anche in un cambiamento qualitativo della stessa: chi cerca una casa in locazione non è più disposto ad accontentarsi e punta a immobili moderni, efficienti e curati.