Agcom e l’ultimatum a Dazn: procedura d’urgenza per tutela utenti. Per associazioni consumatori non basta richiamo
Alla fine sulla vicenda dei malfunzionamenti e disservizi di inizio stagione della piattaforma Dazn, che si è aggiudicata i diritti per la Serie A per il 2021-2024, è scesa in campo l’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni (Agcom), con tanto di “ultimatum”. “L’Agcom ordina a Dazn di adottare ogni comportamento rispettoso dei diritti degli utenti adottando ogni accorgimento funzionale a prevenire i malfunzionamenti della propria piattaforma di origine del segnale televisivo trasmesso in live streaming ed implementando al contempo un servizio di assistenza clienti efficace ed efficiente, che preveda la possibilità di un contatto diretto con una persona fisica”, si legge nel comunicato ufficiale dell’Autorità.
Le motivazioni del provvedimento
“Le segnalazioni pervenute da consumatori e associazioni ed i dati sin qui raccolti dall’Autorità circa l’andamento delle trasmissioni hanno evidenziato, nella fornitura del servizio, criticità tali da rendere necessario e non più procrastinabile un intervento urgente”, aggiunge ancora l’Agcom spiegando che “l’intervento si è reso necessario in considerazione del valore economico e sociale riconosciuto dall’ordinamento al calcio. A questo si aggiunge il diritto degli abbonati di vedere garantita una esperienza di visione soddisfacente, priva di interruzioni e con adeguati standard di qualità considerando che Dazn ha in esclusiva (e co-esclusiva) la trasmissione delle partite di calcio di serie A”.
L’Autorità ha proprio dato un ultimatum a Dazn: la piattaforma deve comunicare le precauzioni adottate mediante una relazione dettagliata entro 30 giorni. Intanto nella stessa seduta è stato anche avviato un procedimento per definire i parametri di qualità dei servizi di trasmissione in live streaming delle partite di campionato di calcio da parte della società Dazn, nonché le soglie ed i criteri per la quantificazione e la corresponsione di indennizzi nei confronti degli utenti a fronte dei disagi subiti.
Tema audience
Oltre alla questione consumatore, c’è anche il tema dell’audience. L’Autorità riconosce “fondamentale rilievo anche alla questione della rilevazione degli indici di ascolto. Al riguardo, ha avviato un procedimento istruttorio avente a oggetto la verifica sulla congruità delle metodologie utilizzate da Dazn per la misurazione delle audience del campionato di calcio di Serie A allo scopo di accertare l’attendibilità del dato prodotto”. In tal senso, conclude la nota, l’Autorità “guarda con interesse e favore alle recenti iniziative adottate da UPA. “L’associazione, richiamando l’atto di indirizzo dell’Autorità, ha presentato le linee guida relative all’integrazione dei sistemi di misurazione delle audience e ha promosso un tavolo di confronto sulla rilevazione degli indici di ascolto sui mezzi di comunicazione di massa, con l’obiettivo di definire un percorso condiviso di cooperazione e integrazione di tali ricerche”.
La posizione di Dazn
“Abbiamo avviato in queste settimane un confronto con le istituzioni e il regolatore per condividere quanto abbiamo messo in campo per migliorare il servizio e l’esperienza di visione degli eventi sportivi”, ha dichiarato Dazn. “Siamo al lavoro e siamo a disposizione dell’Autorità per sederci attorno a un tavolo per trovare soluzioni ancora più efficaci, eque e condivise nel breve periodo”, ha precisato la piattaforma.
Associazioni consumatori chiedono già sanzioni
“Servono sanzioni. Temiamo che i pur lodevoli intenti dell’Authority appaiano a Dazn come una letterina a Babbo Natale, visto che quanto intimato è per la gran parte una ripetizione del precedente atto di indirizzo già emanato, purtroppo servito a ben poco. Dazn aveva già dato precise garanzie sia all’Antitrust che all’Autorità delle Comunicazioni, ma i disagi sono proseguiti ugualmente”. Così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc). “Quanto all’avvio di un procedimento per definire le soglie ed i criteri per la quantificazione e la corresponsione di indennizzi nei confronti degli utenti a fronte dei disagi subiti, è una buona notizia, ma auspichiamo si chiuda il più rapidamente possibile, che il ristoro sia adeguato al grave danno subito dai tifosi e che sia dato in automatico, senza che il consumatore debba presentare una domanda” conclude Dona.
Anche il Codacons giudica la “misura del tutto insufficiente” e “non tutela efficacemente gli utenti e non punisce la società per i disservizi e i danni arrecati agli abbonati”. “Crediamo che un semplice richiamo non basti – spiega l’associazione, prima a scendere in campo a tutela degli abbonati Dazn presentando denunce ad Agcom e Procure e chiedendo indennizzi per i consumatori –. Il danno prodotto ai tifosi attraverso ripetuti problemi tecnici che hanno impedito la visione delle partite di calcio andava punito con maggiore severità”.