Notiziario Notizie Italia Alitalia: Atlantia pronta a entrare ma cauta, assist di Tria e Salvini. Rumor piano FS con cifre esuberi

Alitalia: Atlantia pronta a entrare ma cauta, assist di Tria e Salvini. Rumor piano FS con cifre esuberi

12 Luglio 2019 09:00

Atlantia conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni e si dice pronta a valutare il suo ingresso nella newco della nuova Alitalia, dove il Mef e Ferrovie dello Stato deterranno la maggioranza assoluta. Ma il suo annuncio è improntato alla cautela, a conferma di come la holding della famiglia Benetton voglia prendersi un po’ di tempo. D’altronde, la nota diramata al termine della riunione del cda di ieri parla chiaro.

“Con riferimento alle anticipazioni apparse sulla stampa, Atlantia comunica che il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data odierna, preso atto dell’interesse della società controllata Aeroporti di Roma per una compagnia di bandiera competitiva e generatrice di traffico, ha dato mandato al ceo Giovanni Castellucci di approfondire la sostenibilità ed efficacia del piano industriale relativo ad Alitalia – inclusa la compagine azionaria e il team manageriale – e gli opportuni e necessari interventi per un duraturo ed efficace rilancio della stessa, riferendo in una prossima riunione consiliare per le opportune valutazioni ed eventuali connesse deliberazioni”.

Dalle ultime ore un assist chiaro ad Atlantia è arrivato dal ministro dell’economia Giovanni Tria e dal vicepremier leghista Matteo Salvini.

Così Tria, in un’intervista rilasciata a La Stampa: “Penso che Atlantia sia un partner forte. E una sua partecipazione sarebbe auspicabile“. “D’altra parte la questione del ponte di Genova e delle concessioni va affrontata su un piano strettamente giuridico, da tenere separato. Anche perché Atlantia è in parte dei Benetton, ma in gran parte ha come azionisti grandi fondi internazionali. E quindi il rispetto delle norme è necessario per tutelare tutti gli azionisti”. Tria ha commentato così la resistenza che il M5S continua a mostrare nei confronti dell’ingresso di Atlantia nel piano di salvataggio per Alitalia.

Resistenza motivata con la tragedia del Ponte Morandi di Genova avvenuta lo scorso 14 agosto del 2018 nel tratto autostradale gestito da Autostrade, controllata da Atlantia. Un sì alla holding dei Benetton è arrivato intanto anche da Salvini. Che a Radio Anch’Io ha detto: “Atlantia in Alitalia? È un partner industriale serio. L’Italia è un Paese stupendo che ha nel turismo le sue risorse principali, quindi il traffico aereo è fondamentale e ci sono in gioco 11.000 posti di lavoro”.

FS CON PARTNER DELTA: NUOVA ALITALIA PIU’ PICCOLA. SOLE 24 ORE PRESENTA PIANO

Il Sole 24 Ore presenta oggi la “Nuova Alitalia”, dopo essere entrato in possesso dell “Piano Industriale definitivo” elaborato da Ferrovie dello Stato con il partner Delta Air Lines, il «Progetto Az». Si tratta di un documento confidenziale, “soggetto a modifiche da parte di altro partner industriale”, visto che il quarto socio – che in teoria potrebbe essere Atlantia – non c’è ancora.

“Secondo fonti confidenziali Atlantia lo avrebbe considerato troppo a favore di Delta (obiezione fatta anche da German Efromovich) e di Air France. Inoltre la società dei Benetton giudicherebbe insufficienti i tagli nell’handling a Fiumicino”.

Dal piano industriale emerge una nuova Alitalia più piccola di quella attuale, “ma che dovrebbe volare di più e con costi più bassi. Con un aumento dei ricavi a regime di 548 milioni di euro in più rispetto al 2018″.

I risultati rimarrebbero tuttavia in rosso fino al 2021, con l’utile operativo (Ebit) che verrebbe raggiunto nel 2022 con 53,9 milioni e nel 2023 con 134 milioni, rispetto ai -340 milioni del 2018. In tema di esuberi, questi dovrebbero colpire “il personale di terra della sede, staff e commerciale pari 740 dipendenti a tempo pieno (detti anche «fte»)”.

Gli esuberi sono indicati in 560 «fte» tra «cigs a zero ore + cigs minima» («il minimo valore di cigs utilizzato nel mese di picco»), 60 «fte» «per ottimizzazione presidio commerciale in geografie coperte dal partner», cioè Delta, 120 «fte» «per sinergie con Fs». Tuttavia, il Sole 24 Ore riferisce che, secondo fonti sindacali, calcolando le retribuzioni medie, “l’impatto di questi tagli sarebbe sottostimato”.

Si stima, ancora, “un aumento di capitale pari a 700 milioni di euro il primo gennaio 2020″, per la nuova compagnia aerea.

A questo punto bisognerà vedere come sarà strutturata l’operazione e se Atlantia -sempre se dirà di sì al piano di salvataggio – sarà davvero affiancata o dal gruppo di Carlo Toto o da German Efromovich.

Ieri sempre il quotidiano di Confindustria  ha messo in evidenza come il vicepremier Luigi Di Maio starebbe pensando di contenere la presenza di Atlantia nella newco, facendo entrare anche un quinto socio, che il vicepremier identificherebbe soprattutto nella persona di Carlo Toto. Atlantia e Toto si spartirebbero praticamente quella quota del 35-40% che deve essere ancora assegnata.