Alitalia: Commissione Ue apre indagine su prestito ponte
La Commissione europea ha aperto un’indagine approfondita per valutare se il prestito ponte di 900 milioni di euro che l’Italia ha concesso ad Alitalia costituisce un aiuto di Stato. Al momento, si legge in una nota diffusa da Bruxelles, la Commissione “è del parere che il prestito statale potrebbe costituire un aiuto di Stato”. Per questa ragione si appresta a svolgere “ulteriori accertamenti per verificare se il prestito soddisfi le condizioni previste dagli orientamenti“. In particolare, teme che “la durata del prestito, che va da maggio 2017 fino almeno a dicembre 2018, superi la durata massima di sei mesi prevista dagli orientamenti per i prestiti di salvataggio”, e che l’aiuto non i limiti al minimo necessario.
La Commissione ha annunciato che procederà ad un’ulteriore indagine per determinare se i suoi timori iniziali sono fondati. Bruxelles spiega che l’apertura di un’indagine approfondita offre a tutte le parti interessate la possibilità di esprimere la propria opinione in merito alla misura, senza pregiudicare in alcun modo l’esito dell’indagine stessa.
“È compito della Commissione garantire che i prestiti che gli Stati membri concedono alle imprese siano conformi alle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato – ha dichiarato Margrethe Vestager, commissaria responsabile per la Concorrenza -. Verificheremo se il prestito concesso ad Alitalia è conforme a tali norme”.
Lo scorso gennaio, l’Italia ha notificato come aiuto per il salvataggio, ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato, in particolare degli orientamenti sugli per il salvataggio e la ristrutturazione, l’intero prestito di 900 milioni di euro che lo Stato ha concesso ad Alitalia. “Tale notifica – sottolinea Bruxelles – ha fatto seguito ad una serie di denunce che la Commissione ha ricevuto nel 2017, nelle quali si sosteneva che il prestito costituiva un aiuto di Stato incompatibile con le vigenti norme UE”.