Finanza Notizie Italia Alitalia, Di Maio apre ad Atlantia, ma ‘no a ricatti’. Entro 15 luglio offerta vincolante FS-Delta-Mef

Alitalia, Di Maio apre ad Atlantia, ma ‘no a ricatti’. Entro 15 luglio offerta vincolante FS-Delta-Mef

4 Luglio 2019 08:51

Luigi Di Maio apre alla possibilità di un coinvolgimento di Atlantia, società che controlla Autostrade, in Alitalia? Dalle dichiarazioni che il vicepremier pentastellato ha rilasciato ieri, nell’incontro sul dossier della compagnia aerea al Mise con i sindacati e i commissari straordinari, la risposta sembrerebbe positiva, anche se la holding non ha presentato alcuna manifestazione di interesse.

“Da Atlantia non abbiamo alcun atto formale, non ha presentato alcuna manifestazione d’interesse all’attenzione di Fs”, ha detto Di Maio, prima di confermare che manifestazioni di interesse sono arrivate invece dal gruppo Toto, dal patron della Lazio Claudio Lotito e da German Eframovich (Avianca).

Sempre su Atlantia, Di Maio ha precisato: “Non esistono pregiudizi, ma non si accettano ricatti”.

A questo punto, la data cruciale per il salvataggio di Alitalia è il prossimo 15 luglio: “il 15 luglio si chiude, chi vuole presentare offerte lo deve fare adesso e uscire allo scoperto. E deve essere chiaro che la vicenda Alitalia non è una vicenda politica, ma un’operazione di mercato. Quindi chi vuole manifestarsi e uscire allo scoperto lo faccia e non pensi di usare altre leve”. Altra frase, quest’ultima, che confermerebbe l’apertura del leader del M5S verso la holding della famiglia Benetton.

LA NOTA DEL MISE SU CONSORZIO FS-DELTA-MEF

Così la nota del Mise successiva all’incontro tra i commissari straordinari e i segretari generali dei sindacati confederali, che hanno confermato lo sciopero del 26 luglio.

“Il Ministro Luigi Di Maio ha presieduto oggi al Mise il tavolo su Alitalia, a cui hanno preso parte i sindacati, i commissari straordinari dell’azienda, i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Duringon e la Regione Lazio”.

“Nel corso dell’incontro – continua la nota del Mise – è emerso che il consorzio acquirente, che dovrà presentare entro il prossimo 15 luglio l’offerta vincolante per gli asset di Alitalia, sarà composto per il 35% circa da Ferrovie dello Stato, per una quota tra il 10 e il 15% dall’americana Delta e per una quota approssimativamente intorno al 15% dal Mef”. “E’ stato inoltre reso noto che il quarto player che andrà a completare il consorzio acquirente dovrebbe essere individuato tra coloro che hanno già presentato ufficiali manifestazioni d’interesse quali, al momento, il Gruppo Toto, l’imprenditore Claudio Lotito, German Efromovich (Avianca), ma anche tra altri soggetti che in questi ultimi giorni potrebbero far pervenire il loro interessamento. È stato ribadito il fatto che Atlantia non ha presentato alcuna manifestazione d’interesse”.

Insomma, i tre attori principali del consorzio ci sono, e sono Ferrovie dello Stato, il Mef e l’americana Delta. Rimane l’incognita del quarto player.

Di Maio ha precisato che con Fs, il Ministero dell’Economia e Delta il capitale della nuova Alitalia sarebbe di 1 miliardo.

Un po’ di confusione c’è stata ieri sul ruolo di Delta con Di Maio che, secondo quanto riportato inizialmente dalle agenzie di stampa, aveva detto di sperare nell’aumento della sua partecipazione. Fonti del Mise riportate da Askanews hanno poi puntualizzato che il ministro non ha mai detto che confida in un aumento di quota di Delta, ma che la Compagnia potrebbe aumentare la sua partecipazione nel tempo.

A questo punto, la cordata FS-Delta-Mef dovrebbe così ufficializzare la sua offerta vincolante per Alitalia entro il prossimo 15 luglio. Entro quella data, potranno arrivare altre proposte ufficiali dai soggetti che hanno presentato manifestazioni di interesse, per l’appunto dal Gruppo Toto, dall’imprenditore Claudio Lotito e German Efromovich (Avianca).

ALITALIA, SINDACATI DELUSI. LANDINI: ‘INCONTRO QUASI INUTILE’

L’incontro al Mise con i commissari straordinari di Alitalia non ha convinto i sindacati, che hanno confermato lo sciopero dell’intero settore del trasporto aereo di 4 ore per il 26 luglio, mettendo in evidenza come, dalla riunione al Ministero, non sia emerso alla fine nulla di nuovo, e che la scadenza del 15 luglio si fa sempre più vicina.

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “E’ stato un incontro quasi inutile. Non c’è stata alcuna novità se non che entro il 15 luglio capiranno se c’è il quarto partner o se non c’è e che ci faranno sapere quello che succede. Quindi un incontro poco utile, un po’ pericoloso, si allungano i tempi e non è chiaro quale sia il progetto industriale che viene fatto, non si capisce la prospettiva”.

Idem la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan:

“Dopo sette mesi, perché tanti sono passati dall’ultimo incontro non c’è alcuna novità. L’unica è che il ministro ci ha comunicato che il 15 luglio è la data massima che hanno stabilito per la presentazione delle offerte di interesse, per tutto il resto ne sappiamo esattamente quanto ne sapevamo sette mesi fa”.

Osservazione simile a quella del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: “Non abbiamo compreso a che serviva questa riunione, bastava dirci venite il giorno 15 luglio. Noi abbiamo ribadito soltanto la nostra impostazione, il governo sembra che ci abbia convocato per smentire ciò che ha pubblicato la stampa, dicendo che non c’erano richieste di entrare in questa nuova avventura societaria da parte di quelli che venivano proposti come Atlantia e quant’altro”.