Alitalia: vendita possibile anche tra 3-4 settimane? Gubitosi è dubbioso
L’accordo per la vendita di Alitalia potrebbe essere raggiunto già il mese prossimo, quindi prima dell’appuntamento elettorale in Italia, previsto nella primavera del 2018. Lo ha detto Graziano Delrio, ministro dei Trasporti, a margine della riunione a Bruxelles sul settore trasporti ed energia. “La cessione potrebbe avvenire auspicabilmente anche nelle prossime 3-4 settimane – ha detto Delrio – però dipende molto dallo stato di avanzamento dei negoziati che vanno avanti giorni per giorno”.
I tre commissari straordinari guidati da Luigi Gubitosi stanno trattando su più fronti: con EasyJet, con il fondo americano Cerberus, che entro domenica deciderà se ritirarsi o proseguire la gara, e con Lufthansa. Anzi, soprattutto con Lufthansa che sembra aver messo sul tavolo la proposta più credibile per lo sviluppo futuro di Alitalia. “La discussione con Lufthansa è molto solida”, ha commentato Delrio, facendo intendere una preferenza per i tedeschi. Ma “stiamo valutando tutte le offerte”, ha ribadito il ministro dei Trasporti, perché “serve una valutazione attenta, non una svendita”.
Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, Lufthansa metterebbe sul piatto 250-300 milioni di euro per rilevare parte degli asset dell’ex compagnia di bandiera (contro i 400 milioni di Cerberus per l’intera Alitalia) e il suo piano industriale prevede una “New Alitalia” che a regime abbia 6.000 dipendenti e una flotta di 90 aerei (Leggi QUI). Complessivamente gli esuberi dovrebbero dunque toccare quota 2mila. Un numero troppo elevato per il governo che si appresta ad andare al voto. Proprio gli esuberi dunque rappresentano il principale nodo da sciogliere nella trattativa con i tedeschi.
Sebbene i negoziati abbiano subito un’acccelerata nelle ultime ore, i tempi di vendita potrebbe non essere così veloci. Lo stesso commissario Gubitosi si sarebbe mostrato più cauto sulla tempistica, affermando in audizione al Senato che chiudere la partita Alitalia prima di marzo “è difficile a dirsi”, ha riportato La Stampa oggi. Alitalia ha in cassa ancora 836 milioni dei 900 prestati dallo Stato, quindi potrebbe andare avanti almeno fino all’estate del 2019. Per quanto riguarda il 2017, il vettore dovrebbe riportare ricavi in aumento dell’1%, tuttavia il risultato netto sarà “in leggera perdita” e il risanamento appare ancora lungo.
C’è comunque ottimismo per il futuro di Alitalia. “Cominciano ad arrivare proposte interessanti, di sviluppi, non solamente di ristrutturazione violenta”, ha fatto sapere Delrio. La deadline per la cessione è fine aprile 2018.